Buonasera Viaggiatori!
Eccomi finalmente qui a scrivere questa recensione molto attesa da alcuni di voi. Vi chiedo scusa se mi sono fatta attendere ma vi prometto che ne varrà la pena.
Come si intuisce dal titolo, il libro in questione è Pandora che, per chi non lo conoscesse, è un romanzo di genere fantasy di Licia Troisi. Circa dieci anni fa, grazie ad una mia amica, ho scoperto questa autrice e, nonostante io non ami particolarmente il genere, lei ha qualcosa che mi ha catturata fin dal primo istante. Ammetto che ancora oggi non azzardo con altri autori e altri romanzi fantasy ma… chissà, mai dire mai!
I protagonisti del libro sono Sam e Pam, due ragazzini, perfetti sconosciuti che il destino ha fatto scontrare all’improvviso la notte di Halloween. Sam quella sera è nervoso a causa di un litigio con la mamma e per sfogarsi decide di “chiedere in prestito” il motorino al suo amico e andare a fare un giro per la città. Pam invece, è ad una festa a casa di Martina, una sua compagna di scuola. Non la si potrebbe definire amica in quanto il suo unico scopo è quello di prendersi gioco di Pam e approfittare della sua debolezza. Durante la festa, Martina raccontò di essere in possesso di un antico scrigno egizio, attorno a cui ruotavano tante storie. Le altre ragazze scettiche, sfidarono la padrona di casa a prendere questo famigerato scrigno e aprirlo. Un gioco intrigante e pauroso, in tema con la notte di Halloween. Pam si dimostrò da subito timorosa ma le compagne la spronarono ad aprire la scatola. Dopo vari tentativi, Pam riuscì ad aprirla e… niente fu come prima! I due ragazzini si troveranno costretti a collaborare per sconfiggere demoni ben più forti di loro. Ogni piccolo traguardo che raggiungeranno, sarà in realtà un grande passo verso la salvezza.
Per il resto…beh, non voglio anticiparvi niente perché ogni parola in più potrebbe rovinare tutta l’atmosfera misteriosa del libro.
Cosa ho apprezzato di questo libro?
In primo luogo, l’aspetto che mi ha colpita immediatamente è la caratterizzazione umana dei personaggi principali. All’inizio non sembra nemmeno di star leggendo un libro fantasy. Sam e Pam mantengono, nonostante tutto, il loro lato umano: emozioni, paure, insicurezze, gioie. E’ una caratteristica che ho riscontrato anche negli altri libri che ho letto di questa scrittrice e, personalmente, l’apprezzo molto. Questo permette anche a chi non ama particolarmente il genere fantasy, di avvicinarsi ad esso. Per quanto mi riguarda non mi piace quando le storie sono troppo cariche di elementi di fantascienza. Meglio pochi ma buoni.
Inoltre la trama è intrecciata al punto giusto. Gli avvenimenti si susseguono abbastanza rapidamente, non ci sono momenti vuoti e questo permette al lettore di non annoiarsi praticamente mai. Anche la suspence è trattata nel modo corretto: chi legge viene trascinato dagli eventi ed è ansioso di scoprire cosa succederà dopo, quale sarà il prossimo passo dei protagonisti, quale sfida dovranno superare.
Infine, ma non per importanza, c’è un concetto, un ideale che spicca su tutti gli altri: l’amicizia. Sam e Pam sono due adolescenti molto diversi che, se non fosse stato per questo scherzo del destino, probabilmente non si sarebbero mai incontrati né tanto meno sarebbero diventati amici. Eppure, durante tutta la narrazione, ho percepito una forte unione tra loro. E’ il legame di chi si trova a vivere le stesse esperienze. Niente accomuna più dei momenti difficili, soprattutto tra ragazzi.
La lettura in sé è stata molto scorrevole e mi ha permesso veramente di staccare la spina da tutto il resto ed immergermi in un mondo lontano.
Il libro è consigliato a chiunque voglia avvicinarsi a questo genere con moderazione. E’ il perfetto connubio tra realtà e fantasia che permette, anche a chi non ama particolarmente il fantasy, di apprezzarne la trama. Sicuramente un lettore alle prime armi non si troverà disorientato da troppi nomi impronunciabili, luoghi troppo fantastici, poteri magici incomprensibili e creature varie.
–Elaysa–
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