E’ tempo di classici – David Copperfield

Buon pomeriggio Viaggiatori! 

Siamo giunti al termine di questa settimana dedicata esclusivamente ai classici. Devo ammettere che non è stato facile pubblicare 7 articoli, uno dopo l’altro ma l’ho fatto con molto piacere e tanta soddisfazione. Quindi, prima di iniziare, vorrei dire grazie a tutti coloro che in questa settimana mi hanno supportata leggendo gli articoli e mettendo mi piace.

Giorno 7. Questo è il primo romanzo del giorno (ne mancano ancora 2) e si tratta di David Copperfield di Charles Dickens. Inizialmente non ero molto convinta di voler parlare di questo romanzo visto che la lettura risale a moooolto tempo fa, ma alla fine ho deciso di parlarvene ugualmente.

E’ stato pubblicato per la prima volta su un giornale di proprietà dello scrittore, a cadenza mensile, tra il 1849 e il 1850. Soltanto successivamente è stato pubblicato in volume.

David Copperfield è il romanzo più autobiografico dell’autore: presenta moltissimi riferimento alla sua vita e può essere considerato una sua autobiografia romanzata. Charles Dickens è stato uno dei più grandi scrittori inglesi, ad essersi cimentato sia nel filone umoristico che in quello sociale, a cui appartengono anche Oliver Twist e Canto di Natale.  Questo genere si diffuse particolarmente nella prima metà dell’Ottocento proprio grazie a Dickens: la volontà dell’autore era infatti quella di raccontare le storie delle persone appartenenti agli strati sociali più umili denunciando le situazioni di maltrattamento e sfruttamento. Inoltre l’opera viene considerata una industrial novel perché in essa si riflette la miserie vissuta durante la rivoluzione industriale, quando donne e bambini venivano sfruttati nelle fabbriche.

Nonostante molti aspetti corrispondano con la vita dell’autore, ovviamente il tutto viene rivisto: vari elementi sono stati infatti sostituiti da altri di fantasia, a cominciare dalla descrizione della famiglia.

Trama: David Copperfield è un ragazzo orfano, che ha perso il padre quando era ancora in fasce. Trascorre la sua infanzia serenamente con sua madre e la governante Peggotty. La madre però si sente sola e con la grossa responsabilità di crescere un bambino pertanto decide di sposare Mr. Murdstone quando David aveva sette anni. Il patrigno è una persona molto severa e non perde occasione per picchiarlo ed umiliarlo, inoltre porta a vivere con se anche la sorella zitella Miss Jane, dal carattere ancora peggiore. A causa dell’esuberanza infantile di David, il ragazzo viene mandato in collegio, ambiente altrettanto ostile ma dove conosce tanti amici tra cui Steerforth, che gli resterà sempre accanto. Purtroppo la madre di David muore anche per colpa delle pressioni subite dal marito e da Miss Jane e David si ritrova solo al mondo. Il suo patrigno decide di mandarlo a lavorare in una fabbrica a Blackfriars, dove il ragazzo è costretto ad una vita durissima, fatta di dura fatica e stenti. Il ragazzo decide di scappare e si rifugia a Dover, dove vive la zia Betsey Trotwhood, che lo aiuta a sistemarsi presso l’avvocato Wickfield e a terminare gli studi. Qui David diventa il confidente della figlia dell’avvocato, la dolce Agnes e vive le sue prime storie d’amore: prima con la giovane Emily e poi con Miss Dora, che sposa qualche anno dopo aver trovato un’occupazione. Dora però muore a causa di un aborto spontaneo e David si ritrova come unico sostegno la dolce Agnes. Scopre di provare un sentimento per lei e dopo qualche tempo i due si sposano, completando la famiglia con quattro bambini.

La storia viene narrata in prima persona. Il narratore è anche il protagonista; esprime giudizi sui fatti narrati. Inoltre, molto spesso il narratore/protagonista dà la parola ai personaggi: sono presenti molti discorsi diretti.

La vicenda è ambientata nell’800 in luoghi vicini a Londra con cui, anche l’autore, ha avuto a che fare durante la sua vita. Il racconto segue l’ordine cronologico con una fabula molto organizzata e precisa.

L’intenzione di Dickens attraverso questo romanzo è quella di fare una fotografia della società e della vita dell’epoca: la classe borghese che opprime, impone le sue regole e sfrutta chi è più debole.

 

Elaysa

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