LITTLE TALKS – Aiuto! Il blocco del lettore!

Salve Viaggiatori! 

L’articolo di oggi è un po’ diverso dal solito e riguarda il cosiddetto blocco del lettore: un mostro nascosto nell’ombra che aspetta soltanto un nostro momento di debolezza per attaccarci. La necessità di parlarvene nasce dal fatto che, recentemente, mi è capitato di fare delle riflessioni a riguardo, scaturite da un periodo piuttosto difficile per me in cui i libri non rappresentavano più uno svago ma un peso.

blocco-lettore

Ma, che cos’è il blocco del lettore? 

Il blocco del lettore è quella condizione in cui il lettore, nonostante tutte le sue buone intenzioni, non riesce ad iniziare o portare avanti alcun tipo di lettura. Le pagine sembrano infinite, i capitoli troppo lunghi e le parole estremamente complicate e impossibili da comprendere. Ovviamente non è la fine del mondo, si vive lo stesso senza leggere ma, per chi la considera un’attività piacevole, un modo per rilassarsi e lasciarsi alle spalle le tensioni della giornata, non riuscirci può diventare frustrante.

Da che cosa viene sviluppata questa condizione? 

I motivi possono essere molteplici e molto diversi tra loro.

  1. potreste avere tra le mani un libro che non bvi coinvolge fino in fondo;
  2. potreste essere distratti dai problemi della vita quotidiana, di conseguenza troppo stanchi o poco concentrati;
  3. potreste aver letto tanti libri in poco tempo ed essere saturi di parole
  4. semplicemente, potreste non aver voglia di leggere.

Leggere un libro che ci piace è la prima condizione necessaria per rimanere incollati alle pagine, dalla prima all’ultima. Se la vicenda non ci cattura abbastanza, automaticamente si verificherà una perdita di interesse e un rallentamento della lettura stessa. Nella mia esperienza di lettrice, sono stata sempre molto fortunata in questo: molto raramente ho avuto a che fare con libri che non mi hanno coinvolta. Come è normale che sia, ci sono stati libri che ho letteralmente divorato, altri che ho letto con più calma senza però preoccuparmene più del dovuto. Leggere deve essere sempre un piacere, non un obbligo.

Per quanto mi riguarda, considero la lettura un metodo per evadere ma, ovviamente, devo avere la mente sufficientemente libera per potermi isolare davvero. Di conseguenza, se sono consapevole di avere una questione di cui occuparmi, difficilmente riuscirò a concentrarmi su ciò che sto leggendo. Allo stesso modo, se sono particolarmente stanca e provata dagli impegni, dal lavoro o dallo studio, leggere non sarà più un piacere. La mia mente potrebbe sentirsi troppo caricata e concepire la lettura come un ulteriore peso. In questi casi, se ci si rende conto che si sta facendo fatica, la cosa migliore da fare è aspettare di essere veramente riposati.

Essere stressati, presi dalle faccende quotidiane o dal lavoro può portare ad una mancanza di voglia e concentrazione da dedicare alla lettura. Mi è capitato recentemente di arrivare la sera troppo stanca mentalmente per dedicarmi al libro che mi aspettava paziente sul comodino. Provavo a leggere, tempo due righe e venivo rapita da Morfeo. Non ho vissuto con serenità questo momento: inevitabilmente sono stata colta dalla frustrazione che ogni lettore appassionato prova in questi casi. Mi sono sentita privata dall’unica vera distrazione che mi aiuta ad affrontare la quotidianità.

Cosa fare se il blocco arriva nel bel mezzo di un libro? 

Non è detto che la difficoltà si presenti per forza al momento di scegliere un nuovo libro da leggere. Possiamo infatti perdere l’entusiasmo anche a lettura inoltrata. Il metodo migliore per uscirne è sicuramente prendersi una pausa da quelle pagine. Ho sempre pensato che non fosse una grande idea leggere due libri contemporaneamente. Tuttavia ho scoperto che, a volte,  può rivelarsi una salvezza: giusto un paio di settimane fa stavo vivendo questa situazione. Mi è bastato dedicare un po’ del mio tempo ad un libro di racconti (molto meno impegnativi rispetto ad un romanzo) per ritrovare l’entusiasmo perduto. Inutile dire che in pochissimo tempo ho terminato il libro che mi trascinavo da un mese!

Come rimediare? 

Non ci sono metodi infallibili per superare un “blocco” o per ritrovare la voglia di leggere. Il tutto è molto soggettivo e ciò che funziona con me, non è detto che funzioni con voi. Prendersi una pausa dalla lettura può essere sicuramente un primo passo: non sentire più la pressione dell’obbligo  vi aiuterà a scacciare il malessere. Ricordatevi che la lettura è sempre un piacere, una passione e non deve trasformarsi in un peso per nessuna ragione al mondo.

Scegliete dalla vostra libreria un libro che ritenete poco impegnativo. Nella mia esperienza ho potuto constatare che i libri di racconti sono molto adatti allo scopo. Un racconto è solitamente più breve di un capitolo di qualsiasi romanzo; di conseguenza abbiamo bisogno di meno concentrazione per leggerlo.

Lasciatevi ispirare. Prendetevi del tempo per girare tra gli scaffali di una libreria, vagate e lasciate che siano i libri a chiamarvi. NON sentitevi in obbligo di leggere. NON costringetevi a farlo se non siete dell’umore giusto. Colpevolizzarsi non serve a nulla e contribuisce soltanto ad aumentare la vostra frustrazione.

Infine, NON guardate la vostra TBR. Non siete nella condizione giusta per rispettare le letture che avete programmato. Rimandate ad un momento più favorevole.

Per concludere, la domanda fatidica: ma il blocco del lettore esiste davvero o siamo noi ad essere troppo esigenti con noi stessi?

Non credo che esista un vero e proprio blocco del lettore che arriva all’improvviso, senza un perché e ci limita nel portare avanti la nostra più grande passione. Piuttosto credo nell’esistenza di alcune condizioni che si manifestano e influiscono sulla nostra mente, sulla nostra spensieratezza e, di conseguenza, sulla nostra concentrazione. Ci sono dei momenti nella vita in cui siamo consapevoli di avere altre priorità e questa consapevolezza fa sì che la nostra mente sia totalmente assorbita dalla quotidianità, esasperata a tal punto da perdere interesse anche per quella che, fino a quel momento, era la nostra passione. Niente panico! Ciò non significa che da ora in poi non troveremo più un libro capace di catturarci! Basterà soltanto avere pazienza ed aspettare il momento (o il libro) giusto. Non sentitevi in colpa se non riuscite a completare la TBR (magari anche troppo ambiziosa) che avete compilato ad inizio mese; non sentitevi in colpa se invece di 50 pagine oggi ne avete lette soltanto 20. Godetevi le pagine che riuscite a leggere, spesso non è la quantità ma la qualità che fa la differenza. Dobbiamo ricordarci che non siamo delle macchine da guerra; siamo umani e come tali abbiamo bisogno di rigenerarci. Prendetevi tutto il tempo che vi serve e non condannatevi.

Elaysa

 

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