Al servizio di Adolf Hitler – recensione

Buongiorno Viaggiatori! 

La settimana scorsa ho terminato la lettura del libro Al servizio di Adolf Hitler di V.S. Alexander. Ho voluto aspettare per scrivere questa recensione perché avevo bisogno di ordinare le idee, vista la quantità di informazioni che ho ricevuto grazie a questo libro. Si tratta di un romanzo di fiction storica uscito nelle librerie a gennaio 2018 (edizione Newton Compton). L’ho acquistato non molto tempo fa in quanto molto attratta dalla tematica.

Si tratta della vera storia di Margot Wolk, una delle assaggiatrici al servizio del Fuhrer che, appunto, avevano il compito di assaggiare il cibo a lui destinato per accertarsi che non fosse avvelenato.

Berlino, 1943.

La protagonista principale è Magda Ritter una ragazza che, per sfuggire agli orrori della guerra è costretta ad abbandonare la sua casa, la sua famiglia e rifugiarsi in una cittadina, presso gli zii. Nonostante l’apparente tranquillità, la vita lì era tutt’altro che semplice: Magda fu costretta a trovare lavoro. Non era un lavoro come tutti gli altri: nel giro di qualche ora divenne l’assaggiatrice ufficiale del Fuhrer. Tutti le dissero che doveva essere contenta per aver ottenuto questo posto, sarebbe entrata nelle grazie del Fuhrer e questo le avrebbe permesso di salvarsi. Magda però non era dello stesso avviso, sapeva che avrebbe rischiato la vita ogni giorno, per salvare quella di Hitler.

Iniziò così la sua nuova vita, in cui ogni momento poteva essere l’ultimo. All’inizio non fu un pensiero facile da sopportare; poi piano piano, con il tempo si abituò. Conobbe nuove persone, strinse nuove amicizie e una nuova consapevolezza entrò a far parte di lei. Magda era una tedesca diversa, non era mai stata dalla parte del Reich; proteggeva la vita del Fuhrer soltanto perché doveva. In realtà, avrebbe fatto di tutto pur di vederlo morto. La sua posizione le permetteva di conoscere molti dettagli compromettenti dell’opera di Hitler, dettagli che nessun’altro conosceva. Allo stesso modo, essere al servizio del Fuhrer significava essere sempre a stretto contatto con lui, nel bene e nel male. Poteva salvargli la vita oppure, no…

Il punto di forza di questo romanzo è senza dubbio l’accuratezza storica: la descrizione dettagliata e curata di tutti i fatti storici contenuti in queste pagine, rende il libro un pozzo di sapere. Ho apprezzato particolarmente questo aspetto in quanto mi ha permesso di ampliare le mie conoscenze sul tema. In alcuni momenti, i troppi dettagli hanno notevolmente rallentato il ritmo di lettura ma trovo che ne sia valsa assolutamente la pena. Per quanto gli avvenimenti narrati siano stati ampiamente studiati a scuola, il libro ci permette di avere una visione diversa della situazione. Tale visione contribuisce ancora di più a prendere le distanze da quanto successo.

La vicenda è narrata in prima persona, attraverso gli occhi di Magda. Una narrazione di questo tipo concede al lettore di entrare completamente nei fatti. Ho provato paura, ansia, disperazione; ho visto la distruzione e la desolazione di Berlino; sono stata anche io un’assaggiatrice del Fuhrer.

Soltanto negli ultimi anni l’umanità ha avuto modo, grazie alla testimonianza della Signora Wolk, di conoscere la realtà che si nascondeva nei luoghi abitati da Hitler e dai suoi uomini. La storia delle assaggiatrici è rimasta sconosciuta per lunghi anni ed è una delle tante testimonianze di quanto il Fuhrer fosse pieno di sé e solo apparentemente preoccupato del destino degli altri.

Le dicevano che doveva gioire perché aveva il privilegio di salvare il Fuhrer. E il prezzo da pagare era “solo” la perdita della sua vita. 

E’ una storia di speranza nella salvezza; di paura e disperazione. Di morte. Di sangue. Di distruzione. Ma anche di sentimenti e di amore nella sua forma più pura.

Molto ben caratterizzato il personaggio di Magda, una donna coraggiosa che ha deciso di sfidare la morte, mettendo la sua vita nelle mani di un dittatore tiranno. Una donna con dei sentimenti che, molto spesso, è costretta a mettere da parte per salvarsi; una donna disposta a tutto pur di salvare le persone che ama.

E poi c’è lui, Hitler. Grazie alle descrizioni dettagliate dei suoi comportamenti, il lettore è in grado di costruire, pagina dopo pagina, un’idea della sua vita spensierata, al sicuro all’interno del bunker. Mentre fuori la desolazione cresce. Le bombe distruggono. Le persone muoiono.

Infine, degno di nota è l’impegno dell’autrice nella sua attività di ricerca e di ricostruzione dei fatti narrati: un compito non da poco considerando anche l’incongruenza di alcune fonti.

Consigliato? Assolutamente si!

A chi? A tutte le persone che vogliono avere una prospettiva diversa su una delle più grandi tragedie storiche sperimentate dall’umanità.

 

Elaysa

 

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