Le intermittenze della morte – RECENSIONE

Buonasera Viaggiatori! 

Oggi è lunedì e, finalmente, dopo tre settimane dalla conclusione di questa lettura, sono pronta per parlarvi del libro Le intermittenze della morte di José Saramago. Nonostante il libro mi sia piaciuto tantissimo, ho avuto bisogno di un po’ di tempo per raccogliere le idee in modo da evitare una recensione frettolosa stile “solo perché devo”. Ho pensato molte volte di mettermi al computer ed iniziare a scrivere ma c’era qualcosa che mi frenava, quindi, ho preferito attendere il momento giusto… che sembra arrivato! 

Dunque, il libro è stato pubblicato per la prima volta nel 2005 da Einaudi. Successivamente, nel 2012, è stato ripubblicato da Feltrinelli. Io possiedo proprio questa edizione (collana Universale Economica). Prezzo di copertina € 9,50. 

Si tratta di un acquisto recente scaturito dalle recensioni positive che ho letto un po’ ovunque sui vari social/blog. Anche in questo caso mi sono lasciata trascinare dall’opinione altrui: le aspettative erano altissime e, di conseguenza, il rischio di delusione era altrettanto alto.  Il primo impatto positivo è stato sicuramente dovuto alla copertina che trovo spettacolare. 

Nonostante avessi una grande voglia di scoprire questo autore, mi sono approcciata alla lettura con molta titubanza avendo notato, fin da subito, che lo stile è molto diverso da ciò che leggo di solito. Dopo qualche dubbio iniziale però, mi sono decisa e ho intrapreso questo viaggio nella magica distopia di Saramago.

“Il giorno seguente non morì nessuno. Il fatto, poiché assolutamente contrario alle norme della vita, causò negli spiriti un enorme turbamento”

Questo è l’incipit del romanzo. Emblematico, coinciso.

Trovo sia uno degli inizi più azzeccati che io abbia mai letto. Il romanzo sarà tutto incentrato sulla spiegazione, sullo sviluppo di queste prime due righe.

Cosa succederebbe se, improvvisamente, la morte smettesse di colpire? Saramago ce lo racconta in questa sua distopia in modo magistrale affiancando la pura e semplice narrazione dei fatti ad un’analisi che definirei sociologica. 

La vicenda è ambientata in un Paese qualunque. E’ il 31 dicembre e, dopo la mezzanotte, apparentemente senza motivo, le persone smettono di morire. Che siano malati terminali o vittime di incidenti gravissimi, nessuno di loro sembra voler varcare il sottilissimo confine tra la vita e la morte. Sul momento, nonostante lo shock, tutti si dimostrano sollevati da questa novità. Successivamente la cittadinanza si interroga su quanto sta accadendo e inizia a rendersi conto che ciò che consideravano una benedizione è, in realtà, tutt’altro. 

Lentamente la società va in crisi. La stampa impazzisce dedicando interi servizi ed articoli a questa nuova condizione, che spesso contribuiscono ad alimentare confusione e false speranze. Gli ospedali sono ormai al collasso: i malati continuano ad arrivare e lo spazio scarseggia. L’economia va a picco, tutto il settore che ruota intorno al trattamento dei morti è in crisi. I centri per anziani non hanno più posti disponibili. Le persone sono disperate, obbligate a vivere in questa bolla di vita eterna che non riescono ad infrangere. E che dire di tutti i precetti che la Chiesa ha inculcato a noi esseri definiti mortali? La situazione, giorno dopo giorno, si fa insostenibile. E passeranno ben 7 mesi prima che la morte torni a “farsi sentire”. Il modo che utilizzerà per tornare sulla scena è del tutto particolare e inaspettato. 

Si, la morte. In questo libro ha un ruolo predominante tant’è che l’autore le conferisce una fisicità, un volto e.. dei sentimenti. La donna vestita di nero non è più un’entità astratta, diventa persona. Una persona qualunque, una persona viva che viene descritta e caratterizzata divinamente. Un personaggio che crea suspense, angoscia e, allo stesso tempo, eccitazione. 

Ho amato alla follia questo libro anche se, come ho detto prima, inizialmente ne ero spaventata. Lo scoglio più grande che ho dovuto superare riguarda l’uso che viene fatto della punteggiatura. Una volta che ho familiarizzato con questo tratto stilistico dell’autore, è stato tutto più semplice e scorrevole. Ho divorato queste pagine, non riuscivo a staccarmi. Ero impaziente di vedere come si sarebbe evoluta la vicenda. 

Inoltre ho trovato estremamente interessante l’analisi che viene fatta della società. E’ un aspetto che fa molto riflettere il lettore e lo porta ad essere più consapevole di ciò che lo circonda. 

Voto: 4⭐⭐⭐⭐,5/5. 

Vi lascio il libro linkato ad Amazon, con cui sono affiliata, se volete leggere la trama o magari procedere all’acquisto: https://amzn.to/2OonnAp

Vi ricordo che se decideste di acquistare il libro, io riceverò una piccola commissione sul vostro acquisto che mi verrà corrisposto da Amazon. Ciò significa che non sarete voi a pagare né tanto meno vi ritroverete con un prezzo maggiorato!  

Ci basterà ricordare che non si riscontrava notizia nei quaranta volumi della storia universale, sia pur che si trattasse di un solo caso per campione, che fosse mai occorso un fenomeno simile, che trascorresse un giorno intero, con tutte le sue prodighe ventiquattr’ore, fra diurne e notturne, mattutine e vespertine, senza che fosse intervenuto un decesso per malattia, una caduta mortale, un suicidio condotto a buon fine, niente di niente, zero spaccato.

 

Elaysa

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