Buongiorno Viaggiatori!
nella programmazione degli articoli che ho stilato di recente, il mercoledì sarà il giorno dedicato alle segnalazioni dei libri che mi vengono inviati sia dagli autori emergenti, sia dall’Ufficio Stampa.
Nella fattispecie, la segnalazione di oggi riguarda un romanzo di genere techno-thriller, un libro che ho scelto personalmente dalla lista infinita che mi avevano proposto.
Titolo: Run Hide Tell
Autore: Francesco Cotti
Genere: techno-thriller
Casa editrice: Amazon EU
Prezzo di copertina: € 12,48
Pagine: 278
Run Hide Tell è la cronaca in tempo reale di un drammatico e violento attacco terroristico in un villaggio vacanze italiano, e delle operazioni congiunte dei Reparti Speciali di Polizia e Carabinieri per riuscire a mettere in salvo gli ostaggi e dare primo soccorso alle vittime. Un romanzo ad alto tasso adrenalinico, ricco di suspense e di momenti di forte impatto visivo; un racconto che coinvolge personaggi appartenenti alle Forze Speciali ma anche semplici cittadini che si trovano a scappare, a nascondersi e a invocare aiuto per la propria sopravvivenza. Dopo Strategie Alternative, che ha preparato il terreno per Run Hide Tell, Francesco Cotti presenta un nuovo techno-thriller basato su scenari tragicamente plausibili e attualmente oggetto di studio da parte dei Reparti Antiterrorismo italiani.
E’ la seconda parte di un racconto sulle procedure di risposta ad attacchi di massa delle Forze Speciali, iniziato con il romanzo Strategie Alternative. In questo nuovo lavoro si racconta del violento assalto terroristico a un villaggio vacanze marchigiano, ospitante più di quattrocento persone, ad opera di fanatici integralisti. Con grande cura per i dettagli tecnici e per le concitate fasi operative dei Reparti Speciali di Polizia (UOPI) e Carabinieri (GIS e SOS), Francesco Cotti ipotizza uno scenario verosimile in cui il nostro Paese subisce un attacco da anni temuto dalla popolazione, e tenuto fino a quel momento sotto controllo dall’Intelligence italiana. Run Hide Tell inizia con una tranquilla scena familiare, per poi scaraventare il lettore senza preavviso in un inferno di corpi insanguinati e di nera disperazione. La scelta di non dividere la narrazione in capitoli rende ancora più immediata e palpitante la vicenda, raccontata con ritmo frenetico e senza lasciare respiro. Il romanzo ricorda la serie televisiva 24, per l’azione narrata in tempo reale e riguardante un episodio di attacco terroristico, a cui dovranno rispondere Reparti Speciali addestrati per queste delicate missioni.
[…] Un attacco terroristico è come un’infezione provocata da un corpo estraneo. Quando una scheggia di legno perfora l’epidermide, immette nei tessuti migliaia di agenti patogeni diversi che la ricoprono e che sono, in maggior parte, teoricamente letali per il corpo umano. Le cellule più vicine al punto d’ingresso della scheggia soccombono immediatamente, aggredite dai batteri penetrati. Nel giro di qualche minuto il corpo umano ha una risposta difensiva molto aggressiva. La pelle intorno alla scheggia s’infiamma, gonfiandosi e diventando più calda, e richiama più sangue possibile, perché lì sono contenuti i granulociti, ovvero un tipo di globuli bianchi poco specializzati, ma presenti in quantità. Il loro compito è aggredire i batteri sconosciuti, circondarli, e fagocitarli fino ad ucciderli. Tutto questo in attesa che il sistema immunitario metta a disposizione i leucociti, ovvero i globuli bianchi che si sono specializzati a neutralizzare infezioni specifiche che hanno già incontrato precedentemente. L’analogia è calzante quando si deve descrivere una risposta militare ad un attacco terroristico.
La trama è assolutamente realistica, arricchita da spiegazioni sulle procedure e i protocolli delle Forze Armate e dei reparti specializzati nelle grandi emergenze del 118 (PMA), e resa più interessante grazie alle riflessioni dello scrittore sul fanatismo religioso di giovani traviati da una fede mal interpretata. Senza tralasciare anche i dettagli più sconvolgenti e crudi di un attacco di massa, e con un’analisi approfondita e grande rispetto per le reazioni di chi ne è vittima, lo scrittore mostra le difficoltà derivanti dal coordinamento di forze operative indipendenti tra loro, che si trovano per la prima volta a fronteggiare una terribile minaccia. Tanti sono i personaggi che si alternano nella storia e che contribuiscono a renderla verosimile e avvincente, ma è Alfonso Cantore che rimane impresso nella mente del lettore, un eroe alla Jack Bauer pronto a tutto per salvare quante più vite possibili. Run Hide Tell prende il titolo dalle procedure di emergenza in caso di attacco terroristico in cui si insegna a scappare, nascondersi e allertare, in un difficile momento storico in cui tali nozioni dovrebbero purtroppo essere conosciute da tutta la popolazione italiana.
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Motivi che mi hanno spinto a desiderare questo romanzo? Innanzitutto è un thriller e già questo è un punto a favore. Credo però che non sia un thriller come tutti gli altri, quindi ne sono stata ancora più attratta. Ultimamente ho voglia di scoprire autori e storie nuove e questo romanzo sembrava fare al caso mio. Non so ancora quando lo leggerò, spero presto. Avevo messo in conto di leggere un thriller nell’immediato futuro.. chissà che non sarà proprio questo. Infine, si tratta di un autore italiano che ambienta la vicenda in Italia! Come se non bastasse, io sono marchigiana.. quindi si, dovevo proprio avere questo libro!
–Elaysa–