Buongiorno Viaggiatori,
come ogni mercoledì è in arrivo un’altra segnalazione.
Si tratta di L’azienda, un romanzo distopico uscito il 15 gennaio.
Se mi fossi fermata soltanto al titolo non avrei mai scelto di leggere questo libro; fortunatamente ho letto la sinossi e mi sono bastate soltanto 3 righe per capire che mi sarebbe piaciuto da impazzire.
Titolo: L’azienda
Autore: Cristiano Chiesa-Bini
Genere: Romanzo
Casa Editrice: Multimage
Pagine: 184
Prezzo: € 15,00
L’Azienda è un romanzo utopico e realistico di Cristiano Chiesa-Bini.
L’autore catapulta il lettore nel 2055, un tempo non troppo lontano dove, come immaginato da Orwell, la popolazione è tenuta sotto controllo dal sistema: sopra tutti e tutto, il grande cervello organizzativo dell’Azienda, che appiana le differenze individuali per garantire l’assenza di conflitti. La storia della protagonista, Cinzia Proietti classe 2022, s’intreccia con gli eventi storici, politici e con il destino dell’intera umanità. Un libro semplice e mai scontato, dal ritmo incalzante, che estremizza le conseguenze del domani per ragionare sulle scelte dell’oggi.
L’azienda è un racconto pragmatico, così reale da sembrare la descrizione di un domani molto più che plausibile. Parla della libertà interiore, della consapevolezza, della responsabilità individuale e del potere catartico dell’amore. Gli avvenimenti scandiscono le vite dei personaggi e viceversa, in un susseguirsi che aiuta il lettore a comprendere che effetti possano avere le decisioni prese dagli stakeholder attuali (attori sociali, politici ed economici). Il romanzo di Chiesa-Bini è impregnato di riferimenti culturali e filosofici che fungono da stella polare per Cinzia, confusa dai dettami dell’azienda e dalle sue intuizioni in conflitto con questi, cerca una nuova soluzione a dubbi e incertezze. Prevale su tutti il Nuovo Umanesimo Universalista, dottrina che attraverso lo strumento della non violenza e non discriminazione, promuove lo sviluppo umano in senso sociale e personale. Si tratta di assunti che spingeranno i protagonisti a riflettere sulle derive di un controllo assoluto, una “manipolazione illuminata” manipolando i bisogni di tutti nega l’individualità e, di conseguenza, l’umanità.
[…] Tutto era cominciato una mattina di un giorno imprecisato in un futuro vicino…Cinzia, giovane impiegata del reparto Casting-Italia dell’AZIENDA, avrebbe accolto alcuni aspiranti al ruolo di sindaco di Andria, cittadina pugliese di 100.000 abitanti. Lei si sarebbe occupata dell’estetica, mentre i suoi tre colleghi Paul, Kostas e Zhu avrebbero esaminato le capacità dialettiche, l’attitudine al ruolo e il grado di leadership dei candidati. Nel suo reparto il lavoro consisteva nello scegliere la persona giusta per interpretare un ruolo pubblico in base a canoni precisi delineati da manuali, norme e regolamenti elaborati da un altro settore dell’AZIENDA e aggiornati in base a un preciso piano di sviluppo. Quindi, di lì a poco, si sarebbe cercato chi potesse far percepire ai cittadini di Andria affidabilità, intraprendenza, coinvolgimento e sicurezza. Un giovane preparato, deciso e dalla faccia pulita.
Trama: Roma, 2055. Cinzia lavora nel reparto selezioni pubbliche dell’Azienda: un ente supremo che guida i desideri dell’umanità con lo scopo di parificare i bisogni umani per un nuovo ordine mondiale privo di conflitti. Ma i nuovi dettami sociali, questo livellamento imposto dall’alto, riusciranno a generare una società appagata e libera? La narrazione è costruita attorno a Cinzia e Giulia, due amiche legate fin dalla nascita da una profonda amicizia, parti di una società ipertecnologica che non hanno potuto scegliere. Le loro riflessioni e le loro scelte cambieranno il corso della loro esistenza, il punto di vista del lettore e il futuro di tutta l’umanità.
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–Elaysa–