Veronica, il musicista e l’introvabile nota – RECENSIONE

Buongiorno Viaggiatori!

Finalmente, in questo lunedì di giugno, torno sul blog con una nuova recensione”
Prima di iniziare però vorrei approfittarne per chiedervi scusa per essere mancata per così tanto tempo con le recensioni. Purtroppo, se mi seguite da un po’ lo sapete, è un periodo particolare per me e non sempre riesco a trovare la lucidità mentale per dedicarmi alla scrittura.
Stamattina però è diverso, mi sento finalmente libera e quindi… eccomi qui!

Oggi vi voglio parlare di un libro che ho letto ormai tantissimo tempo fa: Veronica, il musicista e l’introvabile nota di Francesca E. Bianchi edito Robin Edizioni.
Il protagonista della storia è Tommaso, un giovane pianista che fa della sua vita una continua ricerca di qualcosa, di quella che viene chiamata “la nota”.

Quella nota mi sembrava il cuore di tutto, il sentimento che non riuscivo a raggiungere, la perfezione malinconica di un essere che vive al cento per cento, che si danna e per questo esiste.

La storia si apre quando Tommaso ha soltanto 6 anni. La prima scena descritta dall’autrice vede il bambino seduto sul dondolo della casa di campagna dei suoi genitori intento ad ascoltare la musica che proviene dalla casa difronte. A suonare è Veronica, una ragazzina di quindici anni che passa il suo tempo seduta al pianoforte.
Tommaso rimane stregato da queste note che diventano una vera e propria ossessione. Da quel momento, passa le sue giornate seduto sul dondolo, assorto, ad ascoltare quelle note.
Vediamo poi Tommaso diventare adolescente e allievo di Veronica.
I due iniziano a vedersi sempre più spesso e questo non fa che aumentare i sentimenti di Tommaso per quella ragazza, sentimenti che però non sono corrisposti.
La passione per la musica, e per Veronica, portano Tommaso a diventare un pianista di successo. Passione.. che, nel tempo, diventa quasi ossessione.
Ossessione per una donna che non si lascia avvicinare, una ragazza apparentemente irraggiungibile che però continua ad avere una grande influenza sulla vita di Tommaso.

Tommaso e Veronica sono due persone difficili, introverse e incomplete. La loro vita non è quella che si aspettavano. Tommaso in particolare è costantemente alla ricerca di qualcosa: sicurezza, amor proprio e amore. Un amore che però sembra non essere destinato ad entrare nella sua vita.

E’ una storia di amore non corrisposto, un amore malato che porta soltanto alla distruzione di sé stessi.
Al centro di tutto c’è la ricerca di quella nota che sembrava essere la chiave della vita; una vita che però si rivela superficiale, vissuta all’ombra di un rapporto che non è mai stato tale.
Odio, distruzione, morte, rimpianto.

E’ difficile empatizzare con i personaggi inizialmente. Molto spesso, da lettrice, non ho condiviso le scelte di Tommaso, i suoi comportamenti.
Lo giudicavo. Ai miei occhi era semplicemente una persona egoista, che pensa solo sé stessa e non si cura della sofferenza degli altri, della vita degli altri.
Poi però, con il procedere della lettura, ho potuto mettere insieme tutti i tasselli e provare una sorta di vicinanza nei confronti del protagonista.
Ho iniziato a capire il suo dolore, la sua costante insofferenza nei confronti della vita.
Mi sono sentita costantemente in bilico, per tutta la durata del romanzo, tra il comprendere e il rifiutare determinati atteggiamenti dei protagonisti, di Tommaso in particolare.

La storia è molto complessa ed articolata, ma non si può dire lo stesso del linguaggio. Penso che l’autrice sia stata impeccabile: il suo stile, a dispetto della trama, è perfettamente lineare e semplice a seguire. Leggendo, mi è sembrato quasi di sentire quelle note che si nascondevano tra le righe, le stesse note che Tommaso ascoltava da bambino.

Il finale è stato un pugno nello stomaco, qualcosa che ho fatto davvero fatica a digerire. Sul momento, non sono riuscita a capire se la mia reazione fosse positiva oppure no.
Ho dovuto far passare del tempo per metabolizzare ciò che avevo letto e, ancora oggi a distanza di mesi, non sono sicura di esserci riuscita.

Nonostante il libro mi sia piaciuto molto, non è stato facile scrivere questa recensione, motivo per cui ho aspettato così tanto a pubblicarla.
La storia narrata in queste pagine è dura ma dolce allo stesso tempo.
E’ una storia di vita che ha il suo fulcro nelle insicurezze che, paradossalmente, potrebbero caratterizzare la vita di chiunque di noi.
Viene da chiedersi però, quale sia il labile confine tra amore e ossessione, tra ricerca di qualcosa e ossessione per quella cosa, tra felicità e distruzione.
Queste pagine mi hanno dato modo di riflettere.
Mi sono sentita guidata dalle parole dell’autrice, dai pensieri dei personaggi, dalle loro paure.
Mi sono immedesimata in loro, pur non condividendo le loro azioni.
Sono stata testimone della crescita di Tommaso, della sua continua ricerca e del suo graduale disfacimento.

Lettura ovviamente consigliata.
Se siete alla ricerca di voi stessi, il racconto potrebbe fare al caso vostro.
Allo stesso modo, date una chance al libro se state vivendo un rapporto difficile, malato, ossessivo. Sono sicura che questa lettura potrebbe aiutarvi a riflettere.

Ho assegnato 4 stelle ⭐⭐⭐⭐ su 5.

Elaysa


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