Buona domenica Viaggiatori!
Siamo giunti alla terza immersione di questo nostro viaggio nelle profondità di Blu Cobalto, il nuovo romanzo del duo di scrittrici Falcone e Costantini.
Il programma di oggi prevede una visita alla nave Schatzderseen che si sta lentamente avvicinando all’isola di Dagon, mettendone in pericolo l’ecosistema.
A bordo della nave c’è Giuditta, una biologa marina al servizio della società che si occupa di cercare giacimenti di metano. Il suo compito è dimostrare che non ci sono pericoli ambientali legati alla loro attività.
Alla vista di Giuditta, Electre si dimostra scostante e particolarmente colpita.
L’incontro l’ha turbata.
Perché mai?
Scopriamolo tramite le parole di Kurt Petri:
Studiavano a Pisa, lui, Electre e Giuditta. Un terzetto di inseparabili, con un intreccio di sentimenti con i quali avevano finito per combinare un disastro. Lui e Giuditta erano compagni di corso a biologia marina. Electre, studentessa in economia, divideva con Giuditta l’appartamento. Giuditta aveva una cotta per lui. Lui aveva una cotta per Electre, che lo ricambiava. Tutto sarebbe filato liscio, si permette oggi di pensare, se il professor Ceccarelli non avesse scelto lui e Giuditta per una campagna di mappatura delle praterie di posidonia oceanica lungo le coste della Sardegna. Un impegno di tre mesi sui mari più belli del Mediterraneo. Ripensa a Giuditta mentre scola la bottiglia di birra. Al modo come lo guardava. Occhi scuri e innamorati. Forse non ci ha neanche provato a resistere, ammette. Dopo una settimana erano già a letto insieme.
Giuditta rappresenta una vera e propria ombra dal passato.
Un passato mai dimenticato, adesso più presente che mai.
Che piega prenderà il rapporto tra i 3 vecchi compagni di università?
Tornerà tutto come prima?
Giuditta ed Electre riusciranno ancora a guardarsi negli occhi?
Lo scopriremo nella prossima immersione!
Ora è giunto il momento di tornare in superficie.
A presto!
–Elaysa–