Buongiorno Viaggiatori e Buona Domenica!
Dopo tanto tempo torna il wrap up!
L’ultimo riassunto delle letture del mese risale a settembre e, dato che negli ultimi mesi ho letto molto, ho deciso che avrei aspettato la fine di dicembre per fare un resoconto.
Quindi nel wrap up di oggi vi parlerò delle letture fatte da ottobre fino ad oggi, 29 dicembre.
Di alcuni di questi libri trovate già la recensione qui sul blog, altre arriveranno nei prossimi giorni.
Iniziamo dal principio!
Come sapete, ottobre non è stato un mese facile: ero reduce da un intervento chirurgico che mi ha tolto molta energia e concentrazione. DI conseguenza ho letto pochissimo e con molta fatica.
In particolare a farmi compagnia sono stati 2 libri: L’uomo in fuga di Stephen King, iniziato a settembre e terminato (credo) a metà ottobre. E’ stato un lungo viaggio, a volte faticoso. La scintilla non è scattata subito, come invece mi sarei aspettata. E’ già uscita la recensione che vi lascio qui.
Poi è stata la volta di Il profumo di Patrick Suskind. Si tratta di un thriller che segue le vicende di Jean-Baptiste Grenouille, bambino prima e adulto poi. Prima innocente, poi criminale.
E’ considerato da molti un romanzo di formazione in quanto conosciamo Grenouille già nel momento della sua nascita e saremo partecipi della sua esistenza durante tutte le fasi.
Indubbiamente si tratta di un personaggio emblematico, segnato dall’assenza della figura materna, cercherà in tutti i modi di appropriarsi dell’odore di una donna, quella donna dalla quale non ha mai ricevuto affetto. Il libro nel complesso mi è piaciuto anche se, avendo già visto il film, sono mancati i colpi di scena.
Nel mese di ottobre ho anche iniziato ed abbandonato (a malincuore) un libro ovvero Il gioco di Gerald di Stephen King.
Dopo la mezza delusione ricevuta con L’uomo in fuga, volevo recuperare subito e ritrovare un po’ di fiducia nell’autore… e si, quello era il libro giusto.
Ero arrivata oltre le 100 pagine in pochissimi giorni, purtroppo però ho dovuto lasciare spazio ai libri per gli esami universitari e rimandare questa lettura.
Novembre. Senza dubbio il mese più ricco di letture, complice il mio riposo forzato e la ritrovata lucidità mentale.
Sono state giornate lunghe, rese meno difficili dai 6 libri che mi hanno accompagnata.
Oltre alla gran quantità di pagine lette, questo mese è stato particolare anche perché molti dei libri li ho letti contemporaneamente ad altri.
Novembre ha segnato il mio ingresso nella categoria dei lettori poligami 😂.
Il mese è iniziato con la lettura di due libri universitari: Il taglio di Anthony Cartwright e la sua versione inglese The Cut. Divorati in pochissimo tempo (meno di 48 ore), ne sono rimasta piacevolmente colpita. Sul blog trovate la recensione qui .
Successivamente ho dedicato la mia attenzione ad un saggio che volevo leggere da tanto tempo ovvero I monologhi della vagina di Eve Ensler. Anch’esso letto in poco tempo, è un libro che si presenta in un modo ma rivela tutt’altro. Non voglio dilungarmi eccessivamente dato che ho già scritto la recensione.
Contemporaneamente al saggio, ho letto anche Anna Lombard di Victoria Cross. Un libro particolare, scritto nell’epoca Vittoriana. Anche di questo potete trovare la recensione sul blog.
In una parola? Sorprendente.
Penultimo libro letto nel mese di novembre: La baia di Kate Rhodes (edito La Corte Editore).
Sappiate che entrerà di diritto nella lista delle letture più belle dell’anno.
Anche in questo caso, ho già pubblicato la recensione sul blog.
Semplicemente stupendo. Lettura da 5 stelle.
Ultima lettura del mese: La ragazza che doveva morire di David Lagercrantz. Sesto ed ultimo libro della serie di Millennium che, inizialmente, era stato concepito come una trilogia.
Il libro purtroppo è ancora in lettura. Non mi sta piacendo per niente, motivo per cui sto facendo fatica a terminarlo. Mi mancano poco più di 40 pagine che si stanno rivelando molto pesanti.
Ve ne parlerò meglio nei prossimi giorni.
Nel mese di dicembre invece, oltre a lottare con il libro suddetto, ho iniziato anche Frankenstein di Mary Shelley. Un classico della letteratura inglese, oggetto di esame all’università.
Non mi aspettavo granché da questo libro, forse frenata dal fatto che devo leggerlo in lingua originale e invece… mi piace! E’ coinvolgente e neanche troppo difficile dal punto di vista della lingua.
Approvato!
Negli ultimi giorni l’ho un po’ abbandonato a causa delle feste. Al momento sono a pagina 141/216. Conto di finirlo molto presto.
Bene Viaggiatori,
questi erano i libri letti negli ultimi mesi di questo 2019.
Purtroppo sto concludendo l’anno con una lettura che non mi sta entusiasmando ma ho fiducia nel 2020 e nei libri che mi aspettano pazienti sugli scaffali.
Ps: ho già scelto la prima lettura del 2020!
–Elaysa–