Buon pomeriggio Viaggiatori!
La settimana scorsa mi ero ripromessa di parlarvi qui sul blog di tutti i libri letti nel 2019 prima della sua fine ma, purtroppo, tra cene, pranzi, feste e impegni vari non ci sono riuscita.
Quindi oggi doppio articolo (il primo è uscito stamattina) per cercare di recuperare.
Nuovo appuntamento con la rubrica Libri in pillole. In questo primo venerdì di gennaio vi parlo di un libro che ho letto l’estate scorsa e che, seppur nella sua crudezza (o forse proprio per questo) mi ha colpito molto.
Titolo: La vegetariana
Autore: Han Kang
Casa editrice: Adelphi
Si tratta di un romanzo duro e crudo.
Una storia di distruzione personale, come se ne potrebbero sentire tante.
Il racconto della psicologia di una donna che non riesce più a reagire.
La protagonista è Yeong-hye, una donna che, perseguitata da un sogno ricorrente, all’improvviso decide di non mangiare più carne e diventare vegetariana.
Questo rifiuto in realtà è un sintomo di qualcosa di più grave che sta accadendo nella sua testa.
Il libro è diviso in 3 parti ciascuna delle quali rappresenta una fase del percorso della protagonista.
La cosa scioccante è che, in nessuna delle tre parti, la protagonista prende parola: la sua vicenda infatti viene continuamente raccontata da altre persone: il marito prima, il cognato poi e la sorella infine.
CONSIGLIATO se:
🔸 volete immergervi nella cultura e nelle tradizioni di un paese orientale;
🔸 siete appassionati di psicologia e volete approfondire;
🔸non vi spaventano le perversioni della mente umana;
🔸 vi affascina l’idea di entrare in contatto con una mente deviata.
🔸 vi affascinano le protagoniste complicate e, in un certo senso, passive;
🔸 volete leggere un libro che, in fondo, tratti la tematica del ruolo di genere nella quotidianità di una coppia sposata;
SCONSIGLIATO se:
🔸 vi fate impressionare da descrizioni forti e da scene violente.
Come dicevo prima, è un libro crudo ma senza dubbio merita tantissimo.
⭐⭐⭐⭐⭐/5
–Elaysa–
1 Comment