Buongiorno Viaggiatori!
Come ogni martedì, da un po’ di tempo a questa parte, oggi vi propongo un nuovo incipit.
Si tratta di uno dei libri offerti da Il Saggiatore per la campagna Solidarietà Digitale. E’ un libro che ho sempre sperato di avere, prima o poi.
Mi incuriosisce moltissimo e non escludo che potrà essere la mia prossima lettura!

Titolo: L’isola dei senza memoria
Autore: Yoko Ogawa
Tratto da: capitolo 1
A volte mi chiedevo quale fosse stata la prima cosa a scomparire dall’isola.
«Molto tempo fa, quando non eri ancora nata, questo posto era pieno di tante cose diverse: trasparenti, profumate, svolazzanti, brillanti…cose belle, comunque, che tu non puoi nemmeno immaginare.»
Quando ero piccola, mamma mi raccontava spesso queste storie.
«Peccato, però, che la gente dell’isola non sappia custodire per sempre nel proprio cuore le cose belle: finché vivono qui, sono destinati a perderle tutte, una dopo l’altra. E’ probabile che arrivi presto anche per te il momento di perdere qualcosa per la prima volta.»
«E… fa paura?» le chiesi preoccupata una volta.
«No, stai tranquilla. Non è né doloroso né penoso. Ti sveglierai nel letto un giorno e sarà tutto finito, prima che te ne accorga. Prova a restare in ascolto con gli occhi chiusi e a sentire il flusso dell’aria mattutina: avvertirai qualcosa di diverso dal giorno precedente. Così anche tu capirai che cosa hai perso, che cosa è scomparso dall’isola.»
[…]
«Ad ogni sparizione, per un po’ l’isola entra in subbuglio: tutti si raccolgono in capannelli a ogni angolo della strada e si raccontano ricordi sulle cose scomparse; le rimpiangono, si rattristano, si consolano gli uni con gli altri. Se si tratta di cose materiali, ognuno le porta con sé e poi le brucia o le sotterra o le lascia andare nella corrente del fiume. Ma anche questa eccitazione si spegne in due o tre giorni. Tutti tornano presto alla quotidianità di sempre. Non si ricordano nemmeno più cosa abbiano perso.»
–Elaysa–