Buonasera Viaggiatori!
Finalmente dopo un’intensa giornata di studio sono riuscita a ritagliarmi del tempo per il blog.
Di solito tendo a scrivere l’articolo almeno un giorno in anticipo rispetto alla pubblicazione ma ieri non è stata una gran giornata/serata quindi alla fine mi sono arresa e ho cercato di rilassarmi… evidentemente ne avevo bisogno.
Oggi, esattamente come domenica scorsa, voglio chiacchierare un po’ con voi.
In particolare, vi voglio parlare di un esperimento che ho fatto recentemente e che, con mia grande sorpresa, ha dato grandi risultati.
No, tranquilli, non sono diventata una scienziata all’improvviso. L’esperimento riguarda i nostri amati libri e il tempo che dedichiamo alla lettura.
Già, il tempo. Quel tiranno che fino a un mese e mezzo fa sembrava non bastare mai e che, nella condizione in cui siamo attualmente, sembra infinito.
Ma partiamo dal principio.
Di cosa tratta l’esperimento? Sostanzialmente si tratta di una sfida di lettura (lanciata a me stessa) in cui, per una settimana, ho programmato di leggere almeno 30 minuti al giorno.
ALMENO. Ciò significa che in alcune giornate ho letto un’ora e mezzo, in altre, magari, presa da altre cose, ho letto effettivamente solo 30 minuti.
Come mai ho deciso di buttarmi in questa sfida? Per me stessa. Ultimamente infatti, mi stavo rendendo conto che, sempre più spesso, sacrificavo la lettura per fare altro.
Complice il fatto che in questo periodo abbiamo la sensazione che le giornate siano di 36 ore anziché di 24, ero arrivata ad un punto in cui dedicavo la maggior parte della giornata alle incombenze di una qualunque studentessa universitaria (lezioni, studio, disperazione) senza trovare mai il tempo per leggere.
La sfida è stata importante in questo senso perché non solo ho ripreso a leggere costantemente, evitandomi il fantomatico blocco del lettore, ma ho avuto la certezza che, quel tempo c’era ma, semplicemente, non lo sfruttavo a dovere.
Ho svolto l’esperimento nella settimana dal 5/04 al 12/04. Erano giornate particolari in cui avevo moltissime cose da fare al punto da sentirmi sopraffatta.
La tensione e l’ansia scaturite dalla situazione generale di certo, non erano di aiuto.
Era il momento giusto per modificare la mia routine quotidiana e inserire nei doveri anche i 30 minuti di lettura.
Chiaramente non ho mai percepito la lettura come un obbligo ma, in un momento come questo, dovevo considerarlo come tale. Del resto, anche prendersi una pausa ogni tanto è un dovere, un obbligo verso noi stessi.
Come ho proceduto con l’esperimento? Dunque, come già detto, ho letto per almeno 30 minuti ogni giorno. Ho scelto di stare su questa tempistica perché, solitamente, è un lasso di tempo che mi permette di leggere abbastanza, come poi confermato dalla sfida stessa.
Infatti, mediamente, in 30 minuti ho letto 20 pagine.
Ovviamente i numeri non sono granché importanti in questa circostanza. Lo scopo dell’esperimento era quello di ritagliarsi del tempo, nell’arco della giornata, da dedicare alla lettura.
Io ho voluto tracciare tutto dall’orario in cui leggevo, al numero di pagine lette finendo con i margini di lettura (da pagina a pagina), semplicemente per piacere personale e per rendermi effettivamente conto di quanto la challenge abbia avuto impatto nella mia quotidianità.
Non sono sempre riuscita a leggere in maniera consecutiva. Alcune volte ho dovuto spezzare il tempo di lettura arrivando comunque, alla fine della giornata, ai 30 minuti. Altre volte invece ho sforato clamorosamente ma, evidentemente, potevo farlo.
Interessante notare come, per portare a compimento la sfida, io abbia dovuto fare degli aggiustamenti riguardo alla parte della giornata in cui buttarmi tra le pagine.
Sono sempre stata una persona estremamente abitudinaria, anche in fatto di lettura: la sera è sempre stato il momento ideale. Negli ultimi mesi però, dopo una giornata di studio, passata tra i libri, gli appunti e lo schermo del pc (maledette lezioni online!) l’unica cosa che volevo fare la sera era dare tregua al mio povero cervello che sentivo friggere, così come agli occhi.
Quindi ho dovuto cambiare le regole della mia routine. Ho sperimentato e, anche se non ho ancora trovato una valida alternativa alla lettura serale, ho potuto verificare che ci sono altri momenti della giornata in cui potrei leggere.
Le ho provate tutte: la mattina, mentre faccio colazione, prima di pranzo, dopo pranzo (assolutamente senza risultati), in pausa studio, prima di cena e ovviamente dopo cena.
Tra le tante opzioni, ho scoperto che, la più produttiva è la seconda, ovvero prima di pranzo.
Sveglia presto la mattina, colazione e subito a studiare. Molto spesso alle 8.30 ero già sui libri. Con una piccola pausa verso le 10, alle 11.30 avevo concluso il programma della mattinata.
Ecco quindi che arrivava il mio momento per leggere.
In pace con me stessa, consapevole di aver concluso tutti i doveri del mattino, potevo finalmente rilassarmi. E, credetemi, non c’è cosa più bella.
11.30 – 12.00. Il momento (quasi) perfetto per dedicarsi al romanzo che si sta leggendo.
Dico quasi perché poi c’era l’incombenza della preparazione del pranzo che, molto spesso, rompeva la magia.
Così facendo raggiungevo due risultati: leggere per 30 minuti e prendermi una pausa dallo studio.
Se poi ci aggiungiamo anche il tempo del pranzo, alle 14 mi sentivo un’altra persona ed ero già pronta per gettarmi a capofitto nel dovere.
Un altro momento molto produttivo era la colazione. Peccato che nel mio caso duri veramente poco visto che butto giù un caffè al volo (rigorosamente senza zucchero) e mangio due biscotti, altrettanto al volo. Però, volendo vedere il lato positivo, possiamo dire che avevo comunque tempo per leggere.
Ci sono state due giornate in cui ho sperimentato questa cosa e devo dire che il risultato è stato abbastanza soddisfacente. L’unico lato negativo è che magari ti ritrovi a dover interrompere la lettura proprio mentre sta succedendo qualcosa di interessante nella storia, rischiando così di continuare a leggere ad oltranza per tutta la mattina. Cosa che ovviamente ho evitato di fare.
E poi arriviamo al dopo cena. Nella settimana presa in questione non sempre ho dedicato questa parte della giornata alla lettura per i motivi che ho spiegato sopra. A volte ho preferito guardare un film o, semplicemente, dedicarmi a qualcos’altro.
In linea di massima diciamo che tentavo di arrivare a fine giornata con i 30 minuti già compiuti e, nella maggior parte dei casi, ci sono riuscita.
In questo modo, la sera non mi sentivo “obbligata” a leggere.
Il libro in lettura nella settimana della sfida era Potrai dire che mi conoscevi di K.M Soehnlein.
Il 5/04, giorno 1 dell’esperimento, ero a pagina 348.
Il giorno 12/04, ultimo giorno della sfida, avevo concluso il libro (pagina 551).
Ebbene si, in una settimana ho letto ben 170 pagine.
Lo so, potrebbero non sembrare molte ma, considerando tutto il resto, per me sono davvero tante.
Il giorno più produttivo è stato il 10/04. Due giorni prima avevo sostenuto un esame universitario ed ero rilassata. Inoltre, la storia stava prendendo una piega decisamente interessante quindi la curiosità ha avuto la meglio. Ho letto più di 30 minuti, ovviamente. Alla fine della giornata avevo letto 49 pagine.
Tutto questo per dire cosa? Innanzitutto che ho riscontrato grandi benefici sul mio umore. Ero più tranquilla, meno nervosa.
Nonostante i doveri, sapevo che sarebbe arrivato sicuramente quel momento tanto atteso.
In secondo luogo, questa sfida mi ha aiutato a non trascurare la lettura sentendomi in colpa per ogni singolo attimo di pausa che mi concedevo.
30 minuti al giorno possono sembrare pochi o tanti a seconda di come siete abituati ma vi assicuro che sono abbastanza per riuscire a rilassarsi e staccare la mente da tutto ciò che ci circonda. Sono un vero toccasana.
Pensateci: 30 minuti in un’intera giornata.
Solo 30 minuti.
30 minuti che sembrano pochi ma che possono fare la differenza. E no, non sto parlando di pagine lette, di numeri ma di serenità mentale e di equilibrio.
Ovviamente sto continuando su questa strada anche se al momento le cose sono cambiate dato che sto leggendo dei romanzi per sostenere esami universitari. Tuttavia, cerco di ritagliarmi 30 minuti per leggere altro, un libro di piacere che mi faccia davvero staccare dal resto.
Da oggi, a tutti quelli che mi chiedono ma dove trovi il tempo per leggere? risponderò “bastano solo 30 minuti al giorno”.
Spero che questo articolo vi sia piaciuto.
Ci tenevo davvero tanto a riportarvi la mia esperienza perché l’ho fatto veramente con impegno e, soprattutto, ne ho tratto dei benefici.
Quali sono le vostre abitudini di lettura? Avete mai provato a stabilire un tempo entro cui dedicarvi alle vostre amate pagine?
Parliamone!
–Elaysa–
Leggere è da sempre la mia attività preferita ma spesso sommersa dagli altri numerosi impegni non riesco mai a ritagliarmi il tempo necessario. Dovrei prendere in considerazione anche io il tuo esperimento.
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Purtroppo molto spesso è così. La consideriamo un’attività di piacere, come è giusto che sia, quindi inevitabilmente è anche l’attività che finiamo per sacrificare.. sbagliando. Se una cosa ci fa stare bene dovremmo sempre trovare tempo per farla perché in questo modo ci prendiamo cura di noi e della nostra serenità. Se decidi di provare mi piacerebbe sapere come è andata 🙂
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Va bene, se dovessi provare ti farò sapere.
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Io leggo quando mi prendo un attimo di relax e mi metto seduta in giardino e poi ogni sera, sí, il rito della lettura prima di dormire è sacro 😊
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Concordo 🙂 anche se per quanto mi riguarda ultimamente riesco a leggere di più nel corso della giornata, magari anche solo per 15 minuti. La sera sono proprio ko..
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