Buongiorno Viaggiatori!
Stamattina torna l’appuntamento con la rubrica Segnalazioni sagge, una tipologia di articolo che ha visto la luce su questo blog nel mese di maggio. L’intento è quello di segnalarvi, in separata sede, tutti i saggi usciti nel mese che si è appena concluso.
Rispetto al mese precedente, giugno è stato meno ricco per quanto riguarda i saggi. Molto probabilmente questo è dipeso dal fatto che, a maggio, è stato il mese della ripresa dopo lo stop dovuto al Covid. Di conseguenza, era inevitabile che fosse particolarmente carico di novità.
In ogni caso, ho deciso di raccogliere ugualmente i saggi di giugno e farne un articolo.
La maggior parte, come forse ci si aspetterebbe da un articolo di questo tipo, provengono da Il Saggiatore.
Iniziamo!
Stelle. Il grande racconto delle costellazioni – Anthony Aveni (Il Saggiatore)
Un tempo, sulla Terra, al calare delle tenebre non c’erano altre luci se non quelle della Luna e del cielo stellato; agli esseri umani, ovunque si trovassero, non rimaneva che alzare lo sguardo, contemplare il silenzio e iniziare a fantasticare. Ecco che un gruppo di stelle per i greci assumeva la forma di Orione, gigante cacciatore in grado di camminare sulle acque, mentre ai nativi americani appariva come un’enorme mano, strappata dal Popolo del Tuono a un capo indiano per punirne l’avarizia; dove gli aborigeni australiani vedevano una canoa in cui navigavano tre pescatori, alcuni popoli delle Antille scorgevano la sagoma di Epietembo, marito tradito a cui la moglie, prima di fuggire, mozzò una gamba. Stelle è il racconto delle leggende e dei miti che animano il nostro cielo notturno. Anthony Aveni ci trasporta attraverso gli emisferi e le epoche, alla scoperta delle storie che l’immaginazione dei popoli – egizi e babilonesi, greci e romani, maya e aztechi, navajo e inuit – ha creato sugli astri e sulle costellazioni. Scopriamo così la genesi dello zodiaco cinese, il ruolo fondamentale delle Pleiadi nella scansione del tempo agricolo e dei rituali di molte civiltà, o che le macchie scure della Via Lattea disegnano gure di animali indispensabili per la cultura andina. Creazione e morte, futuro e aldilà, eros e natura: dalla foresta pluviale amazzonica alla calotta ghiacciata dell’Artico, dalle sconfinate praterie del Nord America alle grandi città precolombiane, Stelle ci mostra che la vasta cupola scura sotto la quale tutti abitiamo ha sempre fornito le risposte alle nostre domande più importanti. Che il cielo è la tela nera su cui ogni civiltà, compresa la nostra, ha dipinto la propria epopea.
Auschwitz. Storia e memorie – Frediano Sessi (Marsilio)
La storia di Auschwitz non può essere affrontata senza una visione di insieme di tutto quanto il campo rappresenta e racchiude in sé. Oggi tenta di fornirla Frediano Sessi, in una poderosa opera che è il risultato di mezzo secolo di ricerche e lavoro sul campo, a contatto e in relazione con storici e ricercatori di tutto il mondo. Dalle radici storiche alla geografia della città, dalle origini dell’idea stessa di lager all’attuazione concreta dei progetti, dalla ricostruzione minuziosa della vita quotidiana alla topografia completa (gli alloggi e il lavoro) e questioni ancora poco affrontate, come la differenza di «genere» circa il trattamento e il destino differente dei deportati se uomini o donne. Il volume presenta e raccoglie tutte le nuove acquisizioni: mappe, fotografie inedite, metodi di sterminio e resistenza, analisi inedita dei processi e degli atti, con il commento delle sentenze più controverse. Vengono ripercorsi la nascita dei musei e i cambiamenti, fino agli ultimi anni e le nuove esperienze di visita al campo, per educare e formare le giovani generazioni al corretto trasferimento della memoria. Corredano la pubblicazione apparati e cronologie dettagliate e complete.
Il coraggio e la paura – Vito Mancuso (Garzanti)
La paura è l’emozione che più di altre sta segnando in profondità questi giorni: ci toglie il respiro, ci costringe sulla difensiva e al contempo ci rende istintivamente più aggressivi. Ma avere paura, suggerisce Vito Mancuso, non è sempre un’esperienza totalmente negativa, e nelle situazioni estreme sa far emergere con più chiarezza la verità su noi stessi: è solo infatti quando realizziamo di essere incatenati che possiamo intraprendere il percorso verso l’autentica libertà. Riscoprendo la secolare saggezza che accomuna la grande spiritualità orientale, la filosofia classica e gli insegnamenti della tradizione cristiana, Mancuso dimostra che il contatto con il pericolo può farci comprendere chi siamo: una mente impaurita, senza dubbio, ma in potenza anche un cuore che supera il timore, ed è capace di conoscere e poi sconfiggere con il coraggio i pericoli della realtà. Noi siamo paura, ma possiamo diventare coraggio e riuscire così a essere migliori.
Mad in Italy. Manuale del trash italiano 1980-2020 – Gabriele Ferraresi (Il Saggiatore)
Il Gabibbo che sfiora la top 10 dei singoli musicali più venduti. Gianfranco Funari candidato sindaco a Milano. Renato Pozzetto che gareggia nella Parigi-Dakar. Le televendite di Wanna Marchi e degli improbabili piazzisti di Telemarket. Monsignor Milingo che passa dal cantare a Sanremo allo sposarsi allo Yankee Stadium di New York. L’Uomo Gatto a Sarabanda. C’è un filo unico che collega queste immagini: un insieme di idiozia e genialità, cattivo gusto e spontaneità, ingenue velleità e spettacolari fallimenti, comportamenti immorali e manifestazioni grottesche, premesse drammatiche e risoluzioni comiche. In una parola, il trash. Gabriele Ferraresi ripercorre questo filo lungo gli ultimi quarant’anni di vita del nostro paese: gli arroganti e spensierati anni ottanta, incarnati dai paninari e da Jerry Calà, da Luis Miguel e dalla guida alle discoteche d’Italia di Gianni De Michelis; i colorati anni novanta, con il karaoke in tv e Luke Perry che passa da Beverly Hills 90210 a Vacanze di Natale 95, ma anche con Nino D’Angelo che gira una parodia di Titanic in salsa neomelodica; i primi anni del nuovo millennio, che scorrono inquieti tra il ministro Calderoli che sfoggia una maglietta irriverente su Maometto provocando scontri armati in Libia e l’epica lite in diretta tra Antonio Zequila e Adriano Pappalardo; e infine lo spaventato e confuso decennio seguito a crisi economica e diffusione dei social, con il furto della salma di Mike Bongiorno e la webserie The Lady, la svolta mistica di Pippo Franco e il mistero delle nozze tra Pamela Prati e Mark Caltagirone. Mad in Italy è un pellegrinaggio alla scoperta della parte più esposta e meno raccontata dell’anima italiana: il tentativo di ricostruire il puzzle dell’identità nazionale attraverso i suoi tasselli più assurdi e volgari, per cercare di capire che cosa di noi è rimasto immutato nel tempo e come invece siamo cambiati. Un bestiario del trash contemporaneo in cui, tra vip in declino e anonimi individui baciati per un momento dalla gloria, riconoscere il nostro volto più vero e imbarazzante.
No planet B – Mike Berners-Lee (Il Saggiatore)
Terra, XXI secolo. Ogni anno scompaiono fino a 10 000 specie. Le emissioni di anidride carbonica crescono esponenzialmente, ma i governi non riescono ad accordarsi per limitarle. Quando qualcuno percorre un chilometro con un diesel sottrae 7 minuti di vita al resto della popolazione. E anche se sviluppassimo le fonti rinnovabili, con gli attuali tassi di consumi da qui a 300 anni dovremmo coprire di pannelli solari ogni centimetro di terra per avere abbastanza energia. Benvenuti nell’Antropocene, l’epoca dominata dall’uomo. Mike Berners-Lee, però, è ottimista: il futuro del nostro pianeta non è segnato, non dobbiamo cercarcene un altro. Ci sono molte cose che possiamo fare, qui e ora, per cambiare il corso degli eventi. A partire dalle nostre abitudini alimentari: nelle scelte personali, per esempio diminuendo il consumo di carne e latticini; e soprattutto su scala globale, ridistribuendo la produzione di cibo tra i vari paesi, in modo che si smetta di sprecarlo in Occidente e morire di fame nel resto del mondo. Tra energia e sviluppo industriale, sovrappopolamento e organizzazione del lavoro, Berners-Lee passa in rassegna gli ambiti più problematici, propone soluzioni concrete per ridurre il nostro impatto ambientale e dà conto di tutto quello che la politica potrebbe fare per la sopravvivenza della Terra. NO PLANET B è una guida pratica per tutti coloro che hanno a cuore il futuro. Un libro sorprendente, che ci rivela come il nostro domani dipenderà non tanto dalla tecnologia, quanto dai valori che sapremo condividere per costruire un mondo più giusto ed equo. Trovando così finalmente una risposta alla domanda posta ormai da milioni di giovani: «Come possiamo continuare a vivere felicemente sulla Terra?».
La strettoia. Come le nazioni possono essere libere – Daron Acemoglu, James Robinson (Il Saggiatore)
«Chi si allontana dal gruppo è preda del falco» recita un proverbio del popolo ashanti: il mondo è crudele e i forti hanno sempre oppresso i deboli con la violenza. In assenza di un’autorità centrale l’unica protezione è rifugiarsi in una gabbia – spesso opprimente – di norme, tradizioni e alleanze tra clan. Viceversa, uno Stato forte può proteggere gli individui, ma rischia di mutarsi in un mostro, in una dittatura oppressiva. Per gran parte della storia umana, in ogni luogo e tempo, la libertà non è stata qualcosa di scontato e naturale, ma una conquista sofferta ottenuta solo imboccando una vera e propria strettoia. Questo corridoio virtuoso esiste quando i poteri dello Stato e della società sono in equilibrio: quando le istituzioni sono forti, in grado di fornire servizi e far rispettare le leggi; e quando, al tempo stesso, i cittadini hanno la capacità di tenere sotto controllo e chiamare in causa le autorità. La strettoia analizza il modo in cui le nazioni sono riuscite a bilanciare queste due forze in equilibrio precario. Ripercorre la via attraverso cui alcune sono entrate nel corridoio della libertà e altre ne sono rimaste fuori o ne sono dolorosamente uscite. Esplora la storia della democrazia in Grecia, della nascita degli Stati Uniti e di quella delle nazioni create da Maometto e Shaka a partire da terre e popoli divisi. Traccia le origini di un’Europa dai molteplici centri di potere e di una Cina dominata da un’autorità centrale, con i loro percorsi drammaticamente diversi. Indaga le radici del fallimento di molte rivoluzioni nel Medio Oriente e delle speranze per il futuro dell’Africa. Dopo il best seller Perché le nazioni falliscono, Acemoglu e Robinson aggiungono un nuovo tassello fondamentale al loro grande mosaico che ritrae la storia delle società umane. E ci ricordano, oggi più che mai, che la libertà non è dovuta, ma è una vittoria che dipende da un fragile equilibrio di forze, in bilico tra il caos e l’oppressione.
Nell’abisso. Storie di menti spezzate – Anthony David (Il Saggiatore)
Patrick è convinto di essere morto e di non conoscere la donna con cui è sposato da vent’anni. Emma è in stato vegetativo da quando era bambina, eppure non presenta alcun danno cerebrale. Jennifer sente voci nella testa che le intimano di uccidersi. Amy è scossa da convulsioni alimentate da un trauma insondabile. Non c’è limite alla profondità dell’abisso in cui la nostra mente può precipitare. Sette capitoli, sette pazienti, sette storie. Con i suoi casi clinici il neuropsichiatra Anthony David unisce scienza e narrativa e, come un abile drammaturgo, fa parlare la malattia e insieme la persona, dando vita a racconti universali di sofferenza e perdita, ma anche di resistenza e speranza: il dramma di un padre convinto che i medici siano responsabili del male di sua figlia; la gioia di una donna che mostra i segni della guarigione; l’intimità tra medico e paziente nel momento in cui, ciascuno con gli strumenti che ha, improvvisano una jam session durante una seduta di analisi. Storie magnetiche che intrecciano empatia, comprensione e delicatezza, ma anche fermezza, rigore e metodo; fiabe nere dalla cui lettura si esce come da un labirinto e che ci consentono di guardare, con le vertigini, dentro l’abisso della condizione umana. “Nell’abisso” è un libro per chiunque a un tratto abbia sofferto o perduto un pezzo della propria vita o identità e sia poi riuscito a riscattarlo; per chi ha cura della mente altrui come della propria; per chi si è sempre interrogato su che cosa significhi «coscienza» e quali siano i suoi contorni; per chi vuole meravigliarsi di mondi remoti e stabilire un contatto con il cosmo sconosciuto che alberga nella nostra testa.
Buona lettura!
–Elaysa–