BOOKHAUL – Dopo tanto tempo…bentornati bookhaul!

Buongiorno Viaggiatori!

Abemus bookhaul!

Ebbene si, finalmente, dopo qualche mese di astinenza, ho dei nuovi libri da farvi vedere e sono molto contenta di questo per due motivi.
Ovviamente, è sempre una gioia tornare in libreria e poter girovagare tra gli scaffali senza altri pensieri se non le prossime letture. Inoltre, sono fiera di me per aver rispettato il fioretto fatto alla fine dell’estate imponendomi di non acquistare più libri finché non avessi concluso gli esami.
Ad esami finiti, ho rimesso insieme i pezzi della mia sanità mentale dopo una sessione particolarmente intensa e poi mi sono fiondata in libreria.

La conclusione è che sono riuscita a non comprare libri da metà luglio fino alla fine di ottobre.
Un vero miracolo!
In realtà ci sono state due piccole eccezioni in quanto, nel frattempo, ho dovuto fare degli acquisti obbligati per l’università. Nella fattispecie, ho comprato due romanzi in lingua, uno in francese per la tesi e l’altro per un corso di inglese che sto facendo in questo periodo (sia mai che resti senza far nulla!).
I libri in questione sono La jeune fille et la mère di Leila Marouane che vi ho mostrato qualche settimana fa su instangram e About a boy di Nick Hornby (una delle prossime letture).

Passiamo ora ai libri che ho acquistato per piacere personale.
Premesso che mi sono lasciata influenzare dalle recensioni di alcuni booktuber, questa volta ho deciso di uscire un po’ dalla mia confort zone.
Non so se lo sapete ma io non sono molto avvezza alla lettura di autori italiani. Eppure, due romanzi su 4 sono di autori italiani.

Il primo è La città dei vivi di Nicola Lagioia. Si tratta di un romanzo d’inchiesta, che potremmo definire anche di true crime bastato su fatti realmente accaduti. In particolare l’autore si rifà all’omicidio di Luca Varani. Una brutale esecuzione ancora avvolta nel mistero che risale al 2016. Sullo sfondo la città di Roma.

Il secondo libro è L’Agnese va a morire di Renata Viganò. Romanzo con impronta autobiografica, pubblicato per la prima volta nel 1949 e ambientato nella Seconda guerra mondiale nel periodo della resistenza partigiana.
La protagonista è Agnese appunto che, rimasta vedova, decide di schierarsi dalla parte dei partigiani.

Proseguiamo con un libro che ho acquistato perché voglio sapere di più sul tema e soprattutto vorrei che l’argomento finisse di essere un tabù.
Il libro in questione è Questo è il mio sangue. Manifesto contro il tabù delle mestruazioni di Elise Thiébaut. Come potete intuire si tratta di un saggio sulle mestruazioni.
Ancora oggi, nel 2020, si continuano ad usare nomignoli pur di evitare quella parola impronunciabile.
MESTRUAZIONI.
Nonostante siano la cosa più naturale del mondo, ne parliamo come se fosse qualcosa di illegale.
E si, mi ci metto anche io in mezzo perché purtroppo siamo anche noi donne a far passare questo messaggio molto spesso.
Perché? Perché la società “moderna” ci impedisce di chiamarle col loro nome.

Infine, abbiamo un caposaldo della letteratura americana. Sto parlando di Furore di John Steinbeck.
Dopo aver amato follemente Uomini e topi, non potevo lasciarmi scappare questo capolavoro.
Non credo abbia bisogno di molte presentazioni. Vi basterà sapere che si tratta di un romanzo di denuncia sociale nei confronti dell’estrema povertà in cui versavano alcune famiglie negli anni Quaranta. Condizione che spingerà molte persone ad abbandonare tutto iniziare un esodo verso la California, la terra promessa.
E’ un bel mattoncino ma non vedo l’ora di leggerlo. Mi sento molto ignorante per quanto riguarda romanzi di questo tipo perché credo che necessitino di concentrazione del mood giusto per essere affrontati. Diciamo che non sono letture da fare tanto per passare il tempo.

Bene Viaggiatori, questi erano gli acquisti recenti.
Su Instagram potete trovare anche il post in cui vi mostro il precedente bookhaul (quello di luglio). Non ne avevo fatto un articolo ma se volete lo trovate sul feed.
Ovviamente spero di avere abbastanza tempo da dedicare alla lettura. Novembre sarà un mese intenso ma non mi lascio sopraffare 🤞🏻.

Ah, ultima cosa.
A quanto pare, anche in quelle che sono state definite dall’ultimo DPCM “zone rosse”, le librerie resteranno aperte.
Quindi, cari Viaggiatori, rivolgetevi alle librerie indipendenti. Aiutatele a sopravvivere.
Sono convinta che tutti insieme possiamo fare la differenza.
Mi raccomando, conto su di voi.

Elaysa

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