Buonasera Viaggiatori!
Leggermente in ritardo rispetto al solito, oggi torniamo (ancora una volta) in casa Il Saggiatore con un recap delle novità editoriali del mese di novembre.
Mettetevi comodi!
Lettere – Fëdor Dostoevskij
Fëdor Dostoevskij è uno dei più grandi scrittori di ogni tempo. Le sue opere sono annoverate tra i capolavori della letteratura di ogni epoca e luogo e, ancora oggi, nutrono lettori di tutto il mondo. Sono romanzi totali, monumenti letterari che contengono un sapere universale e manifestano la complessità della nostra esistenza travalicando confini e generazioni. Così le Lettere che Dostoevskij ha affidato alle mani dei suoi familiari, dei suoi amori, dei suoi sodali costituiscono, come scrive Alice Farina nell’introduzione, «il romanzo di una vita», «un’opera letteraria parallela all’opera, ma anche sorgente viva per l’opera stessa». E difatti sembrano traboccare di materiale romanzesco: l’arresto per aver frequentato un circolo di socialisti utopici, la condanna a morte, la grazia ottenuta pochi minuti prima di salire al patibolo; il confino in Siberia e la persecuzione della malattia; la continua e strenua battaglia per migliorare la propria condizione economica senza sacrificare nulla della propria arte. Ma questo materiale è qui innestato all’interno di una vita, la quale non può che diventare a sua volta sorgente creativa, in un continuo gioco di vasi comunicanti. Per buona parte inedite in Italia, queste pagine testimoniano poi gli scatti e le evoluzioni del pensiero di Dostoevskij, permettendoci di osservarne da vicino i movimenti interiori, come quando nel 1839, a soli diciotto anni, dichiara con orgoglio al fratello di voler dedicare la propria vita a svelare il mistero dell’essere umano. Le Lettere qui raccolte – ora interamente ritradotte, a comporre l’epistolario di Dostoevskij più completo mai pubblicato in Italia – raccontano questa missione; tracciano le linee di un’autobiografia intima e coinvolgente e rivelano una personalità infuocata, dedita alla letteratura fino allo stremo delle forze; offrono un nuovo sguardo sul suo percorso intellettuale e sulla genesi di opere che hanno cambiato per sempre la letteratura, sollevando interrogativi che ancora reclamano risposte. Sono la lente d’ingrandimento sulla vita di uno scrittore che ha esplorato gli abissi della condizione umana e ne è uscito più vivo che mai.
Stranger Than Kindness – Nick Cave
Come nascono le canzoni di Nick Cave? Un’autobiografia per reperti e immagini dal mondo caotico e allucinato di un grande artista del nostro tempo. Stranger Than Kindness è un viaggio autobiografico all’interno di un bizzarro inventario materiale: quello dei feticci che hanno plasmato e accompagnato la visione musicale, creativa e letteraria di Nick Cave. Troviamo dipinti fatti col sangue, scarabocchi folli, mappe, collage, memorabilia pescati nei mercati delle pulci di Berlino. Testi di canzoni scritti a matita su ritagli di carta sudicia, in stanze d’albergo e notti insonni fatte di eroina e anfetamine. Fotografie che lo ritraggono giovane, bellissimo e oscuro come un angelo dell’apocalisse. Materia fuori controllo in cui passa, come corrente elettrica, tutto il genio ribelle, ambiguo e maniacale di Nick Cave.
Un’autobiografia per immagini, una dichiarazione di poetica attraverso gli oggetti, le ossessioni personali e la polvere di stelle che la vita deposita fra le cianfrusaglie. Leggere le sue pagine significa entrare nel retrobottega di un grandissimo artista, e osservare i materiali grezzi che hanno alimentato la sua voce profonda e notturna, «la sovrastruttura stralunata e incontrollabile che sorregge nel suo farsi la canzone, il libro, il copione o lo spartito».
Incerto – Nassim Nicholas Taleb
Il cofanetto dedicato alle opere di Taleb in una nuova veste grafica. è l’opera omnia di Nassim Nicholas Taleb, uno dei più grandi pensatori contemporanei.
Il cigno nero, Antifragile, Il letto di procuste, Giocati dal caso, Rischiare grosso, Robustezza e fragilità. Libri che hanno influenzato la filosofia, l’economia, la finanza, la statistica e insomma la vita di milioni di persone nel mondo ora raccolti in un unico volume.
Il grande libro della scrittura. Manuale pratico, avventuroso e filosofico per scrivere qualsiasi storia – Marco Franzoso
«Perché alcune storie di fantasia, ambientate in luoghi e tempi lontani dai nostri, vissute da personaggi a noi estranei – oltre che del tutto inesistenti – ci commuovono e ci turbano e possono cambiare le nostre esistenze, quando certi fatti orribili o struggenti, ma comunque reali, ci lasciano alle volte senza reazioni?» questo l’interrogativo da cui prende avvio il viaggio di Marco Franzoso attorno agli arcani della scrittura: scrutando tra classici e opere amate con la curiosità del pioniere e la chiarezza del cartografo, in queste pagine Franzoso accompagna il lettore attraverso una distesa di parole allo stesso tempo nota e ignota, capace di sorprendere e di smarrire, di ammaliare e paralizzare. Il suo è un insolito manuale che passo dopo passo – pro- cedendo dalla progettazione di una storia alla strutturazione di un soggetto, dall’ideazione di un motore narrativo alla costruzione di una trama, dalla stesura di un incipit alla scultura di un personaggio, dalla messa in scena di un’ambientazione allo sviluppo di un dialogo – ci fa scoprire dove nasce il fascino dei nostri romanzi preferiti e come possiamo avvicinarci alla scrittura con la stessa consapevolezza di un grande autore. Un cammino ricco di consigli tecnici e traboccante di passione, che ci porta a incrociare e rincrociare le strade di Fëdor Dostoevskij e Virginia Woolf, Leopold Bloom ed Elizabeth Bennet, Carlo Emilio Gadda e Daniele Del Giudice, aiutandoci a guardare ai loro passi da una prospettiva completamente nuova. Il grande libro della scrittura è un’opera che mentre ci offre una mappa per muoverci nelle nostre esplorazioni private ci parla del mistero della letteratura. Un invito a guardarci dentro, e a chiederci se sulla famosa isola deserta vorremmo davvero avere con noi il libro della nostra vita o piuttosto quello che potrebbe aiutarci a scriverlo.
Alfabeto di bambola – Camilla Grudova
Un uomo aracniforme si innamora di una macchina da cucire, un polpo si accoppia con una polena, una giovane donna-lupo ruba giocattoli per i propri ¬figli. I personaggi dei tredici racconti di alfabeto di bambola abitano mondi grigi, sembrano sopravvivere sotto nubi minacciose, in una realtà che ha le fattezze di un Tribunale kafkiano, un carcere di Piranesi, una distopia patriarcale, una camera delle meraviglie di qualche folle collezionista del Settecento. Quello intrapreso in queste storie è un viaggio nell’orrore del quotidiano, tra parti anatomiche mummificate, candelabri dotati di vita cosciente, cucine infestate di parassiti, corpi deformi e animaleschi. Siamo trascinati in un universo grottesco e surreale che traduce alla perfezione le ossessioni di Camilla grudova, riversate in queste pagine con ironia secca e con l’imperturbabilità di una bambola di pezza. Una scrittura che ricorda Angela Carter, Margaret atwood e Shirley Jackson, con un’abilità narrativa strabiliante che incalzano e cattura il lettore, come una ragnatela, come una vecchia casa infestata da cui non riesce a uscire.
Vite di nove ipocondriaci eccellenti – Brian Dillon
Andy Warhol era ossessionato dalle macchie rosse che gli erano comparse sul naso. Charles Darwin teneva scrupolosi diari del suo stato fisico. Charlotte Brontë riversava i suoi presunti malesseri nei protagonisti dei suoi romanzi. Glenn Gould credeva che una pacca amichevole sulla schiena gli avesse fatto perdere il suo tocco al pianoforte. E tutti noi conosciamo qualcuno che, non appena pensa di avere un sintomo di qualcosa, apre un motore di ricerca e inizia a scorrere le pagine finché trova la conferma che aspettava: è afflitto da qualche orrendo malanno.
La paura di essere malati, l’irrazionale aspirazione di avere un corpo perfettamente sano e funzionante: insomma, l’ipocondria, malattia antica e strisciante di cui in qualche modo soffriamo tutti. Come Olivia Laing in Città sola, Brian Dillon racconta un tratto fondamentale del nostro essere umani attraverso gli artisti e le loro creazioni, descrivendo l’emarginazione provocata dall’ipocondria con i ritratti di nove scrittori, musicisti, scienziati che ne hanno sofferto. I dettagliatissimi registri dei sintomi tenuti da Charles Darwin, la maniacale cosmesi con cui Andy Warhol nascondeva le imperfezioni del suo corpo: e se l’ipocondria fosse effetto di una sensibilità fuori dal comune? Un libro brillante e profondo, alla scoperta di una delle paure più radicate nella mente umana.
Il calendario dell’umanità. La nostra storia raccontata giorno per giorno Dall’antichità al XX secolo – Marcello Valente
Che giorno è oggi? È il 10 gennaio 1959 e un giovane argentino entra nell’Avana liberata alla testa delle truppe rivoluzionarie. O forse è il 17 febbraio 1600 e le fiamme di Campo dei Fiori avvolgono un frate domenicano che sostiene che la Terra non sia al centro dell’universo.
Macché, è il 3 agosto 1492 e tre caravelle salpano verso ovest per raggiungere le Indie, guidate da un capitano tanto visionario quanto fortunato. No, è il 25 dicembre dell’anno 800 e a San Pietro il papa incorona imperatore «sacro » e «romano» un monarca venuto dal Nord. Marcello Valente ci conduce attraverso la breve – ma movimentata – storia dell’umanità come se fosse un calendario annuale in cui ogni giorno si svolge un evento accaduto in quella data. Il suo è un percorso erratico tra luoghi ed epoche, da una battaglia campale alla morte di un grande leader, dalla nascita di una religione alla fine di una dinastia, da una rivoluzione a una restaurazione: un grande affresco che ci rivela come possa apparire il nostro passato senza confini temporali, geografici e culturali.
2030 d.C. Come sarà il mondo tra dieci anni – Mauro F. Guillén
C’era una volta un mondo diviso tra i paesi ricchi e quelli in via di sviluppo, dove nascevano molti bambini e c’erano più lavoratori che pensionati, un mondo dove tutti usavano le valute ufficiali e dove i centri di potere economico erano evidenti, il mondo in cui siamo cresciuti e di cui conosciamo le regole. Ora questo mondo sta per finire. La realtà in cui vivete sta mutando giorno dopo giorno: sono piccoli cambiamenti impercettibili della società, di cui magari non vi siete accorti ma che lentamente si sommano fino a generare effetti inarrestabili fino al giorno in scoprirete di vivere in una pianeta molto diverso. Quello che ci aspetta è un futuro in cui i mercati saranno dominati da paesi emergenti come Cina e India, dove le nascite diminuiranno in tutti i continenti e gran parte della popolazione sarà composta da ultrasessantenni, dove le donne controlleranno più ricchezza degli uomini, in cui le megalopoli diventeranno sempre più grandi e sempre più connesse. Nel mondo di 2030 d.C. la tecnologia diventerà ancora più pervasiva e essenziale per il funzionamento della società: attorno a noi ci saranno più robot che lavoratori, più sensori che occhi e il denaro tradizionale sarò sostituito da criptovalute personalizzate. Mauro F. Guillén ha tracciato una guida autorevole e completa per prepararsi al futuro senza paura: disegna un’audace mappa per orientarsi attraverso le sfide e le incertezze che ci attendono, descrive i cambiamenti più radicali del prossimo decennio, spiega come anticipare le tendenze che diventeranno parte della vita quotidiana e invita a leggere le incertezze del futuro come nuove possibilità.
Nel nome del diavolo. Fuochi, teschi e riti – Lorenzo Alunni
Un uomo seduto al tavolino di un bar riceve delle condoglianze inaspettate: uno zio che non sapeva di avere è morto. È l’inizio di un viaggio folle, un susseguirsi di coincidenze inspiegabili. L’uomo assiste a un rituale in cui uno sciamano incendia le pagine del libro da cui lo zio era ossessionato, Moby Dick, e a perturbanti cerimonie che culminano nella venerazione dei teschi che popolano il cimitero delle Fontanelle di Napoli. In ognuna di queste occasioni riappaiono le pagine di Melville, disegnando una mappa di riti stregoneschi che lui, spinto da una forza oscura, è costretto a inseguire. “Nel nome del diavolo” è un romanzo che si muove tra realtà e allucinazione, incubo e mito, fantasmi e visioni. Con lingua febbrile, Lorenzo Alunni scava nelle nostre ossessioni più profonde ed evoca il caos dell’irrazionale che dai nostri primordi tentiamo di dominare.
A presto,
-Elaysa-
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