Buongiorno Viaggiatori!
Qualche sera fa, spinta da non so quale sentimento, ho preso un biglietto per una nuova destinazione lontana e anche un po’ strana.
Sono volata a Flatlandia, un mondo completamente diverso dal nostro abitato soltanto da figure piane che stabiliscono la loro piramide sociale in base alla forma. Ci sono Quadrati, Triangoli, Linee, Pentagoni e Cerchi.
Oggi vi faccio entrare con un piede in questo mondo.

Titolo: Flatlandia
Autore: Edwin A. Abbott
Tratto da: Sulla natura di Flatlandia
Chiamerò il nostro mondo Flatlandia, il paese piatto, non perché sia così che lo chiamiamo noi, ma per aiutarvi a comprenderne la natura, miei fortunati Lettori che avete il prestigio di vivere nello Spazio.
Immaginate un immenso foglio di carta sul quale invece di rimanere fermi sul posto, si muovono liberamente, sopra o dentro la superficie, Linee rette, Triangoli, Quadrati, Pentagoni, Esagoni e tante altre Figure geometriche, senza però avere la possibilità di sollevarsi al di sopra della superficie o di sprofondare al di sotto, simili ad ombre, però dotate di consistenza e provviste di un bordo luminoso. In questo modo vi sarete fatti un’idea abbastanza corretta del mio paese e dei miei compatrioti. Ohimè, solo pochi anni fa avrei detto “del mio universo”, ma nel frattempo la mia mente si è aperta a una visione più elevata delle cose.
Avrete ormai capito che in un paese del genere è assolutamente impossibile che esista quello che voi chiamate un “solido”, ma probabilmente penserete che si possano almeno distinguere alla prima occhiata i Triangoli, i Quadrati e le altre Figure geometriche mentre se ne vanno in giro nel modo che ho testé descritto. Tutto il contrario, non possiamo vedere nulla di tutto ciò, almeno non abbastanza da distinguere una Figura dall’altra. Nulla vediamo, né possiamo vedere, a parte tante Linee rette, e ve ne dimostrerò immediatamente la ragione.
Appoggiate una monetina nel bel mezzo di uno dei vostri tavoli nello Spazio, poi inclinatevi in avanti per guardarla dall’alto. Vi sembrerà un cerchio.
E ora, arretrando verso il bordo del tavolo, abbassate gradualmente il libello dello sguardo (avvicinandovi in questo modo alla condizione degli abitanti di Flatlandia). Vedrete che la monetina parrà sempre più ovale e alla fine, quando avrete portato gli occhi esattamente all’altezza del piano del tavolo (posizione che farà di voi in pratica un vero flatlandese), la monetina avrò definitivamente smesso di sembrare ovale e sarà diventata, almeno da quanto potete vedere, una Linea retta.
–Elaysa–
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