Buon pomeriggio Viaggiatori!
In questa ultima domenica di agosto, in cui le temperature sono scese e l’autunno sembra finalmente alle porte, vi racconto 5 libri “mattoni” (+1) che vorrei leggere nel prossimo futuro.
Alcuni attendono il loro turno già da un po’, altri sono una new entry.
La maggior parte sono classici, ma non tutti.
[Libro mattone = libro particolarmente voluminoso che conta più di 500 pagine]
Iniziamo con i libri che sono in attesa da più tempo e che, ovviamente, sono i classici.
Il primo è indubbiamente Il Conte di Montecristo di Alexandre Dumas (1191 pagine), caposaldo della letteratura francese che ho tentato di affrontare più di una volta ma non sono mai riuscita a portare a termine. La storia mi stava piacendo tantissimo ma non mi sono trovata bene con la traduzione quindi mi sono ripromessa di acquistare un’edizione più adeguata.
Non credo di dovermi dilungare troppo nei dettagli della trama. Vi lascio comunque tutti i libri linkati ad Amazon.
Proseguiamo con… Dracula di Bram Stoker (535 pagine). Anche in questo caso, si tratta di un classico in attesa nella mia libreria da tantissimo tempo. Non so cosa aspettarmi, penso sia uno di quei libri che crediamo di conoscere a grandi linee ma poi si rivela tutt’altro. Mi incuriosisce, sicuramente.
Terzo classico, super famoso: Il nome della rosa di Umberto Eco (618 pagine). Devo essere sincera, è un libro che mi spaventa parecchio e la volontà di leggerlo è dettata soltanto dal fatto che l’ho ereditato dalla libreria di mio nonno. Lui ha amato questo libro e mi piacerebbe scoprire quali emozioni ha provato leggendolo.
Concludiamo la carrellata di classici con un romanzo definito contemporaneo ovvero Furore di John Steinbeck (633 pagine). Caposaldo della letteratura americana, con una storia editoriale particolare in quanto è stato vittima della censura fascista. Si racconta la storia della famiglia Joad che si mette in cammino, lungo la Route 66, alla ricerca di un futuro migliore.
Infine, arriviamo ai due libri contemporanei, di uscita recente. Due letture molto diverse che mi incuriosiscono, accomunate dal fatto di essere due mattoni.
Il primo è L’ottava vita per Brilka di Nino Haratischwili (1148 pagine). Si tratta di una saga familiare autoconclusiva ambientata tra il 1900 e il 1993. La storia attraversa diverse generazioni legate da una misteriosa ricetta di una cioccolata calda che si tramanda nei secoli.
Finiamo con l’uscita più recente che vorrei presto leggere ovvero Seni e uova di Mieko Kawakami (624 pagine). Ho inserito in wishlist questo libro da quando è uscito (segnalazione qui) ma non mi sono mai convinta ad acquistarlo per paura di trovarci dentro tanti giudizi e pregiudizi nei confronti delle donne e della femminilità in generale. Ma qualche giorno fa ho avuto occasione di leggere una recensione di Irene (su instagram ire_chan_) che mi ha rassicurata sulla delicatezza del romanzo e sul rispetto che viene portato alla figura della donna.
Riporto le prime righe della trama: “Seni e uova” dipinge un ritratto unico della femminilità nel Giappone contemporaneo. Mieko Kawakami racconta i viaggi intimi di tre donne mentre affrontano costumi oppressivi e incertezze sulla strada da intraprendere per scegliere liberamente il proprio futuro e realizzare il proprio benessere interiore.”
Non so entro quando leggerò questi libri ma non importa.
Nell’ultimo periodo ho ritrovato una serenità che non avevo da anni. Non so quanto durerà questa spensieratezza, spero per tanto tempo.
Al momento mi sto godendo il meritato relax dopo la laurea. Sto leggendo tanto e va bene così.
A presto,
-Elaysa-
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I libri mattoni sono in assoluto i miei preferiti 😀
Fai bene a pensare che “Dracula” è molto diverso da quello che ci si potrebbe aspettare.
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Tendenzialmente sono anche i miei preferiti, a parte nei periodi in cui non ho così tanto tempo da dedicare alla lettura. In quei momenti diventa una tortura vederli lì, sullo scaffale, che mi guardano con gli occhi dolci… E non potermi tuffare in loro 😪
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