Buongiorno Viaggiatori!
Leggermente in ritardo rispetto al solito ma, finalmente, è arrivato il momento di un aggiornamento di lettura. Mettetevi comodi perché, vi avverto, potrebbe venir fuori un articolo molto lungo considerando che sto leggendo tantissimo.
Come sapete, agosto è stato un mese particolarmente ricco e settembre sta continuando sulla stessa scia, nonostante gli impegni siano aumentati in maniera drastica. Infatti, alla fine delle mie giornate riesco sempre a ritagliarmi un po’ di tempo per dedicarmi alla lettura, sia essa in cartaceo, ebook o audiolibro.
Partiamo dalle letture in cartaceo.
Sto ancora navigando tra le pagine di 4321 di Paul Auster. Una lettura che prediligo quando ho molto tempo a disposizione. Non è un libro che si può leggere nei 10 minuti di attesa alla posta perché si rischia di perdere il proprio turno. Me lo gustando, assaporando, pagina per pagina.
Sì, sto andando molto lentamente. Sono ormai due settimane che giace lì, sul comodino senza essere degnato di uno sguardo ma, come detto, preferisco dedicargli la giusta attenzione.
Il secondo libro che ho iniziato recentemente è La biblioteca dei morti di Glenn Cooper (trovate l’incipit qui).
Si tratta di una rilettura che ho deciso di fare grazie al gruppo di lettura di Chiara e Laura (@sisters.books)
Questa settimana stiamo leggendo la seconda tappa (fino a pagina 235); io credo di essere in linea col resto del gruppo e mi ritengo molto contenta della partecipazione al gdl nonostante per me si tratti di una rilettura.
Non contenta, sto leggendo anche in digitale.
La settimana scorsa ho tentato l’approccio con Joan Didion e il suo L’anno del pensiero magico (edito Il Saggiatore). Ho superato la metà e poi l’ho abbandonato.
Un libro sul lutto e sulla perdita che non mi stava dando ciò che cercavo in quel momento. Attenzione, non sto dicendo che sia un brutto libro scritto male, semplicemente non sono entrata in sintonia con lo stile narrativo dell’autrice, nonostante la tematica fosse pienamente nelle mie corde.
Superato l’ostacolo, ho iniziato un saggio edito sempre da Il Saggiatore, di cui possiedo moltissimi titoli non ancora letti. Il libro in questione è Smetti di leggere notizie. Come sfuggire all’eccesso di informazioni e liberare la mente di Rolf Dobelli. Sono al 40% del libro ma posso dire che mi sta piacendo molto. E’ scritto con uno stile molto leggero e ironico che invoglia a leggere anche quando si è mentalmente stanchi dopo una giornata impegnativa. Infatti è diventato il libro che mi fa compagnia prima di andare a dormire. Insomma, non è il solito saggio pesante e indigesto del quale si fa fatica a seguire l’idea di fondo.
Infine, gli audiolibri. Devo ammettere che li sto rivalutando molto, sfruttandoli soprattutto la sera quando sono troppo stanca per concentrarmi e leggere. Tuttavia, questo modo di lettura ha anche un aspetto negativo: la vastità del catalogo e, di conseguenza, la difficoltà nella scelta del titolo. Il risultato? Tanti audiolibri iniziati.
In particolare, sto proseguendo l’ascolto di Cecità di José Saramago. Su un totale di 11 ore, ne ho ascoltate 8. Posso dire di essere quasi giunta alla fine. Negli ultimi giorni ho preferito fare una pausa da questo audiolibro e dedicarmi ad altro ma mi sta piacendo tanto e non me l’aspettavo.
L’altro libro che ho iniziato ad ascoltare è L’acqua del lago non è mai dolce di Giulia Caminito. Ho sentito tantissimi pareri positivi su questo romanzo vincitore del Premio Campiello 2021. Sulla scia di queste opinioni, senza sapere assolutamente cosa aspettarmi, ho deciso di buttarmi. Sono ancora all’inizio, ho superato da poco la mezz’ora di ascolto ma devo dire che si presta molto. Per ora lo definirei coinvolgente, dolce e un po’ malinconico.
Oltre a questi, ogni tanto mi capita di ascoltare estratti di libri, in maniera del tutto randomica, per soddisfare la mia sete di storie che in alcuni casi, grazie all’ascolto dell’estratto, vengono aggiunte alla libreria virtuale di Storytel.
Una di queste è Yoga, il nuovo romanzo di Emmanuel Carrère che credo ascolterò a breve.
Bene Viaggiatori, per oggi credo sia tutto.
Come vedete la voglia di leggere non manca e men che meno mancano i libri!
A tal proposito, sto pensando di riproporre il fioretto dell’anno scorso ovvero non acquistare più libri per tot mesi in modo da poter in parte smaltire quelli in attesa da secoli.
Ultimamente infatti mi sono resa conto di aver esagerato e vorrei sperimentare ancora un periodo di “no buy“.
–Elaysa–
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