SEGNALAZIONE – Keyras 🔹 Isa J. Vinci

Buongiorno Viaggiatori!

Oggi vi segnalo un libro che tocca una tematica che mi sta molto a cuore: la comunità LGBT.
Si tratta di una raccolta di racconti contemporanea che ha come fulcro l’omosessualità e l’amore tra donne.
Un tema senza dubbio dibattuto in quest’ultimo periodo; un problema, quello dell’omofobia, che persiste a causa dei soliti pregiudizi, stereotipi e delle solite discriminazioni.

Anche la letteratura si sta muovendo per cercare di normalizzare l’esistenza di questa comunità che, inutile negarlo, fa parte della società.
Normalizzazione è la parola chiave. Infatti l’autrice, nel corso della raccolta, non pone l’accento sul tema dell’amore omossessuale. Lo normalizza. Del resto, l’amore è amore.

Titolo: Keyras
Autrice: Isa J. Vinci
Disponibile sia in cartaceo che in ebook

Sinossi: In quanti film la protagonista, durante l’esplorazione dell’antica casa nella quale si è appena trasferita, puntualmente scopre in soffitta una scatola misteriosa che non si sa né a chi sia appartenuta né cosa contenga? Incapace di resistere alla curiosità, si fa coraggio, la apre e…
Ecco, Keyras è come la scatola trovata in soffitta. Al suo interno, una raccolta di 90 tra racconti, sogni, incubi, fotografie, ricordi dei quali il re è lui, l’amore, il primo e più antico dio della cosmogonia di Esiodo. Ora in tono leggero e ironico ora drammatico e intimista, dall’horror al racconto storico alla favola all’erotico, l’amore esce dalla scatola delle Keyras per narrarsi a immagine e somiglianza dell’autrice che continua così, a modo suo, un discorso iniziato quando l’uomo imparò a scrivere, 4000 anni fa e che non avrà fine finché ci sarà anche un solo essere umano sulla faccia della terra.

Keyras, il titolo che ho deciso di usare dopo ore di autoerotismo mentale perché non riuscivo a decidermi, significa “amanti” in cornico, un antico dialetto celtico che si parla in Cornovaglia.

Potete trovare l’autrice nei seguenti canali social:
Instagram: https://www.instagram.com/isaj.vinci/
Facebook: Isa J. Vinci narratrice
Sito web: https://www.isajvinci.it/

Elisa

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7 Comments

  1. Ciao!
    Grazie del suggerimento, sembra davvero una lettura interessante.
    Tuttavia, non so se è la stessa autrice a parlarne e a utilizzare quel termine (leggerò il libro), per me, la parola “normalizzare” è sintomo e segno di un certo tipo di società (per lo più ipocrita), che si erge a faro di umanesimo e poi discrimina per prima, nelle sue apparenti non discriminazioni, poiché a nessuno di coloro che non giudicano verrebbe in mente di pensare di “normalizzare” ciò che è naturale.
    Scusa, la mia non vuole essere polemica, solo una riflessione.
    P.S. anche questa divisione in “comunità”, secondo me, cozza con l’universalità dell’amore. Quando non ci sarà bisogno di specificare di appartenere a una categoria o all’altra, allora magari si potrà cantar vittoria.
    Scusa ancora, ma “normalizzare” mi fa paura.

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    1. Ciao! Grazie infinite per questo commento pieno di spunti di riflessione.
      Dunque, il termine “normalizzare” l’ho usato io nell’articolo per sottolineare il fatto che l’autrice, nonostante la tematica, non faccia nulla per sottolinearla ponendo invece l’attenzione proprio sul fatto che tutti i tipi di amore sono sullo stesso piano perché appunto naturale.
      Forse non sono riuscita a spiegarmi ma questo era il pensiero dietro l’uso di questo termine.
      L’accezione di comunità è quella che, purtroppo, viene ancora utilizzata. Non dovrebbe essere così, ne sono consapevole ma non l’ho assolutamente intesa in senso negativo o dispregiativo.

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      1. Si, anzi scusa, ché il tuo intento era chiaro, ero io che dovevo proprio rompere un po’ … xD
        Nessuna critica, davvero, solo un pensiero.
        Grazie mille della risposta e ordinerò il libro che sembra molto interessante 😀

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  2. P.P.S. …poi ci sono comunque, per me, dei precisi confini morali e situazioni che non accetterò mai (per fortuna) e mi riferisco a quelle forme di “amore” che si dovrebbero chiamare “abuso” anziché avere per suffisso “filìa”.

    Scusa ancora, oggi sono rompiscatole.
    Buona giornata!

    Chiara =)

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