Buonasera Viaggiatori!
L’altro giorno ho approfittato della Festa dell’immacolata e dedicarmi un po’ al blog. In particolare ho cercato di fare il punto della situazione riguardo le mie letture e stilare una TBR per dicembre.
Ebbene sì, siamo arrivati all’ultimo mese di questo 2021.
Tra tanti alti e bassi, impegni, novità e letture.. è già dicembre.
Ad inizio anno, avevo stabilito l’obiettivo di lettura di Goodreads a 40 libri. Oggi, 10 dicembre, mi mancano 3 libri interi per raggiungerlo oltre a 2 libri che mi sto portando dietro da un bel po’ di tempo e che ho intenzione di terminare prima della fine dell’anno.
Non credo di avere grossi problemi a finire la challenge ma, per facilitarmi la cosa, ho deciso di scegliere, tra i tanti, 3 libri abbastanza brevi che comunque avevo intenzione di leggere da tempo.
Il primo libro scelto è Il giocatore di Fedor Dostoevskij; il primo approccio a questo autore.
Ecco, lo sto divorando. Quindi mi chiedo: perché ho aspettato così tanto per leggere Dosto? Perché?
Mi sono bastate 10 pagine per innamorarmi della sua scrittura. Mi mancano una trentina di pagine.
Stasera lo finisco, promesso.
L’altro titolo che ho deciso di leggere è stato pescato quasi a caso dalla libreria. Ho seguito l’ispirazione del momento e ho scelto Un’estate con la Strega dell’Ovest di Kaho Nashiki.
Un romanzo giapponese che possiedo nell’edizione pubblicata dal Corriere della Sera.
137 pagine di mistero, segreti e rivelazioni.
Mai ha tredici anni e non vuole più andare a scuola. La madre, preoccupata, decide di mandarla a stare dalla nonna per un po’, in una bella casetta nella campagna giapponese sul limitare dei monti. La nonna è una signora inglese ormai vedova, arrivata in Giappone molti anni prima e rimasta lì per amore. Sia Mai che la madre si riferiscono a lei come la “Strega dell’Ovest”, ma nel momento in cui la nonna le rivela di possedere realmente dei poteri magici, Mai rimane incredula e diffidente.
Ultimo ma non per importanza: Noi, bambine ad Auschwitz di Andra e Tatiana Bucci. Le due autrici raccontano la loro esperienza all’interno del campo di concentramento che, purtroppo, ha fatto la storia del nostro mondo.
Andra e Tatiana sono due sorelle sopravvissute allo sterminio.
27 gennaio 1945, una data che ha segnato la vita delle due sorelle, finalmente libere ma per sempre cambiate.
Infine, tra i libri che devo ancora terminare da tempo immemore ci sono da un lato, il saggio Invisibili di Caroline Criado Perez; dall’altro 4321 di Paul Auster.
Due titoli che mi hanno conquistata fin da subito ma che, data la loro mole, spesso ho sentito il bisogno di mettere in pausa alternandoli con altre letture.
In entrambi i casi ho superato abbondantemente la metà e spero davvero di riuscire a terminarli perché da lettrice, se c’è una cosa che proprio non sopporto, è iniziare un nuovo anno con i residui di lettura dell’anno precedente.
Speriamo bene! 🤞🏼
A presto cari Viaggiatori,
se vi va fatemi sapere quali saranno le vostre letture per quest’ultimo mese dell’anno!
–Elisa–
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Molto bello Il giocatore! Ti consiglio anche, tra le sue scritture “brevi” Memorie dal sottosuolo (anche se il titolo ha varie traduzioni). Poi, vabè, i capolavori, con cui onestamente e personalmente sto facendo un po’ di fatica, ma credo riuscirò a divorare quando il momento sarà a loro e a me propizio: L’idiota, Delitto e castigo e I fratelli Karamazov. Buona lettura e complimenti per l’obiettivo in dirittura d’arrivo! =)
P.S. dalle vicende riguardanti la scrittura de Il giocatore (Dostoevskij che se deve sbriga’ a consegna’ il libro perché c’ha da paga’ i buffi di gioco, ahilui!) è stata liberamente ispirata una leggera commedia romantica americana (Alex&Emma), che a me non è dispiaciuta, tutto sommato.
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Ciao! Concordo, Il giocatore è davvero molto bello. Credo di aver fatto la scelta giusta iniziando da lui anziché da qualche altro titolo, magari più impegnativo. Recupererò sicuramente nel tempo gli altri suoi libri e nella lista c’è già Memorie dal sottosuolo o Ricordi dal sottosuolo. Mi incuriosisce moltissimo 😊
Non sapevo questa cosa della commedia americana, informazione interessante. Grazie!
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De nada! 😀
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Di Dostoevskij ho sempre amato molto più i “malloppi” che i libri brevi… Andra e Tatiana Bucci le ho conosciute 10 anni fa, durante un viaggio ad Auschwitz con la scuola dove allora insegnavo… una storia toccante la loro, due figure commoventi.
Infine: sono una grande amante di Paul Auster, 4321 è un vero tomo e fa anche girare un po’ la testa, ma se ti ci ambienti ti piacerà!
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Ciao! 😊 mi sono innamorata di Dostoevskij e conto di leggere presto anche i suoi mattoni. Era il mio primo approccio quindi ho preferito qualcosa di più breve.
Che bell’incontro quello con le sorelle Bucci! Io invece tempo fa, attraverso l’università, ho potuto assistere alla presentazione del libro Il pane perduto di Edith Bruck in cui la stessa autrice era presente. E’ stato davvero emozionante..
Concordo su Paul Auster.. diciamo che è impegnativo e bisogna avere la concentrazione giusta. Mi sta piacendo tantissimo ma non sempre riesco a dedicargli l’attenzione che merita, ecco il motivo della pausa 🙂
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