RECAP – LETTURE DEL 2021 📚✨

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Finalmente torno a respirare,
dopo settimane di apnea.

Buon pomeriggio Viaggiatori!

Oggi, 15 febbraio è il mio primo giorno di vero riposo dall’inizio dell’anno.
Tra preoccupazioni, impegni e dolori, oggi respiro.
La testa fuori dall’acqua, prendo fiato a pieni polmoni e torno qui, nel mio porto sicuro.

Non so quanto possa avere senso pubblicare oggi il recap delle letture dell’anno scorso, ma vorrei farlo lo stesso con lo scopo di mettere un punto al 2021.
Tirare le somme è sempre utile soprattutto mentalmente e poi, insomma, dà anche una certa soddisfazione.

Ho deciso di riprendere il format dell’articolo che ho pubblicato anche per il 2020 rispondendo quindi a qualche domanda riguardante i libri letti, per concludere poi con qualche buon proposito da lettrice.

In generale, il 2021 è stato un anno pieno. Di impegni, di novità, di soddisfazioni.
Nonostante gli alti e i bassi, ho raggiunto molti traguardi, primo fra tutti la laurea, e credo che questo mi abbia dato la spinta per imparare a vivere, vivere davvero intendo, senza sentire sempre la pressione del dovere e dell’imposizione.
Ho imparato a trovare un equilibrio tra me stessa, i miei interessi e le richieste del mondo esterno.
Non esiste solo il mondo esterno; esisto io, prima di tutto e quell’io deve essere ascoltato.

Cito l’articolo scritto alla fine del 2020: “Devo lavorare un po’ di più su me stessa e ridimensionare questo senso del dovere che sento continuamente nei confronti del mondo.”

Obiettivo raggiunto direi.
E’ grazie a questo progresso che, nel 2021, sono riuscita a leggere ben 40 libri.
E’ un numero molto alto, oltre le mie aspettative anche se, devo essere sincera, speravo davvero di riuscire a ritagliarmi quanto più tempo possibile.

Il primo libro letto è stato La città dei vivi di Nicola Lagioia, caso editoriale del 2021 di cui vi ho parlato abbondantemente sia qui che su Instagram. Una lettura difficile che ancora oggi rimane vivida nella mia mente. Trovate la recensione qui.

Degni di nota sono sicuramente i molteplici saggi che ho affrontato; principalmente saggi di stampo femminista ma non solo. Infatti, nella lunga lista troviamo anche saggi di linguistica, sia italiana che francese. Il motivo di questa scelta ovviamente risiede nel fatto che il 2021 è stato l’anno della stesura della mia tesi magistrale coronato, a luglio, dalla laurea.

L’altro elemento che ha segnato il 2021 è stato il Giappone.
Mi sono avvicinata alla letteratura giapponese e me ne sono innamorata. Trovo che gli autori nipponici abbiano uno stile immediatamente riconoscibile per noi, abituati alla letteratura europea e americana.
In generale, la scrittura risulta più delicata, anche quando tratta tematiche forti come ad esempio il lutto e la malattia. Tendenzialmente si possono percepire emozioni positive anche in situazioni drammatiche. Diciamo che è difficile trovare un libro di narrativa/letteratura giapponese in cui i protagonisti si abbandonino al dolore e ne vengano trascinati, si veda ad esempio il libro Un litro di lacrime di Kito Aya, tra l’altro uno dei miei preferiti del quale trovate la recensione qui.

Inoltre, nel totale dei 40 spiccano due libri in particolare: Il giocatore di Dostoevskij, unico romanzo russo della lista e Il miglio verde di Stephen King, unico libro di King letto nel 2021.
Due libri opposti nel loro genere ma che indagano l’essere umano mettendo a nudo ogni suo vizio, virtù e debolezza. Entrambi si sono guadagnati le 5 stelline di valutazione su Goodreads (qui il profilo).

Infine, nella seconda parte del 2021, quella più pesante dal punto di vista degli impegni, ho scoperto il piacere dell’ascolto in audiolibro. Un metodo che sicuramente regala un’esperienza molto diversa rispetto alla classica lettura di un libro cartaceo ma che, senza dubbio, mi ha aiutata a portare avanti la mia passione per le storie anche quando non c’era il tempo materiale o, ancor di più, la concentrazione per leggere.
Ho ascoltato su Storytel ben 12 libri, tranquillamente conteggiati nel totale dell’anno. Ho scoperto storie bellissime che, probabilmente, non avrei mai preso in considerazione se non avessi avuto la possibilità di ascoltarle.
Ovviamente, non tutti i libri sono adatti all’ascolto, soprattutto se non si è avvezzi a questa pratica.

Concludiamo questo bilancio con qualche buon proposito per il 2022.
Al primo posto sicuramente rimane la volontà di ritagliarmi il tempo giusto per me, per ricaricare le batterie e dedicarmi a ciò che mi piace.
Di conseguenza, vorrei riuscire a rispettare l’obiettivo di lettura stabilito su Goodreads ovvero 45 libri. Doverosa precisazione: nessuno mi fucilerà se non dovessi farcela quindi si prega di prendere questo numero con le pinze e senza la pressione dell’obbligo.

Mi piacerebbe inoltre prendere parte al gruppo di lettura dei mattoni francesi organizzato da Ilenia Zodiaco con il quale leggeremo 6 classici della letteratura francese dell’Ottocento.
Attualmente stiamo leggendo Il Conte di Montecristo. Sì, stiamo. L’ho iniziato e lo sto amando. Forse il 2022 è l’anno giusto per portarlo a termine.

Come dicevo, questo primo mese e mezzo è stato piuttosto pieno e non sono riuscita a leggere quanto avrei voluto ma siamo appena all’inizio ed è ancora tutto da scrivere.

A presto Viaggiatori,

e grazie per essere ancora qui, dopo 4 anni

Elisa

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