In alcuni momenti della vita è necessario il distacco.
Per guarire davvero, bisogna rifugiarsi in un luogo sicuro e riflettere.
Stare con sé stessi e aspettare, accogliere il dolore.
Non respingerlo, non rinnegarlo.
Non lottare contro i pensieri negativi, ma accettarli come qualcosa che fa parte di noi, della vita.
Ecco, questo è ciò che ho fatto nell’ultimo periodo.
Mi sono data tempo per guarire.
Ora, piano piano, ritorno con nuove consapevolezze e (credo) meno paure.
Buongiorno Viaggiatori!
Sono qui, presente a me stessa, pronta per ricominciare.
Non voglio ammorbarvi con discorsi su di me e sul periodo appena passato; a modo mio, con ciò che ho scritto qui sopra, ho chiarito i motivi che mi hanno tenuta lontana dal blog e da voi.
Come potete immaginare, anche la lettura ha risentito della situazione.
Ho provato a rifugiarmi tra le pagine, a volte ha funzionato, altre volte no. Ma va bene così.
In compenso, ho riscoperto la mia passione per i videogiochi che si sono rivelati ottimi alleati per evadere dalla realtà.
Se leggere è stato difficile, scrivere qualcosa di sensato in questo spazio è stato impossibile.
Non volevo pubblicare qualcosa tanto perché “dovevo” e ho preferito aspettare un momento più favorevole.
Nonostante le difficoltà però, non ho abbandonato del tutto i miei amici libri, consapevole del fatto che mi avrebbero aiutato almeno un po’.
L’ultimo libro concluso è stato I baffi di Emmanuel Carrère, uno dei miei autori del cuore.
E’ un romanzo grottesco e per certi versi disturbante che mira ad indagare i lati più oscuri della mente umana, descritta come un abisso, un buco nero pieno di mostri pronti a divorarci.
Attualmente invece sto leggendo due libri, alternandoli in base a ciò che mi ispira di più.
Il primo è L’istituto di Stephen King. Il titolo è abbastanza esplicativo e se avete letto altro di King saprete anche qual è l’ingrediente base di questa storia. Esatto, il paranormale.
Luke, un dodicenne superdotato, viene rapito nel sonno da qualcuno, apparentemente non meglio identificato. Al risveglio, si ritrova all’interno di un istituto per bambini speciali in cui Luke e i suoi compagni verranno sottoposti a dei test.
Il secondo libro è Il racconto dell’ancella di Margaret Atwood. Lo so, arrivo tardi rispetto al resto del mondo ma aspettavo di sentirmi chiamare da queste pagine per immergermi davvero in questa storia. Lo sto amando e mi chiedo perché io abbia aspettato così tanto. Conto di terminarlo in settimana per poi dedicarmi esclusivamente a King.
Volendo fare un bilancio di questi ultimi mesi in fatto di letture, indubbiamente non è stato come mi aspettavo. Avrei voluto leggere di più per progredire con la challenge di Goodreads e smaltire più libri che attendono da tanto. Tuttavia, guardando l’elenco dei libri letti, mi sono resa conto di aver letto molti titoli interessanti; sono diventata più selettiva in ciò che leggo ma soprattutto leggo ciò che mi va, senza troppe imposizioni. Evito di fare TBR troppo lunghe e mi riservo sempre la libertà di cambiare idea in corsa.
A questo proposito, ne approfitto anche per aggiornarvi sulla sfida di lettura che avevo iniziato ad ottobre 2021, ovvero la sfida dello scaffale strabordante che prevedeva la lettura di 30 libri in 12 mesi. Io avevo selezionato per lo più libri comprati mesi (anni) fa e mai letti. Ho cambiato idea strada facendo, ho sostituito alcuni titoli e, ovviamente, non ho portato a termine la sfida.
Un po’ mi dispiace ma considerando lo stress e l’ansia accumulati, era inevitabile non riuscirci.
In tutto ciò, i libri non scadono quindi piano piano recupererò.
Obiettivo entro la fine dell’anno: ritrovare la serenità in modo da dedicarmi con più costanza e passione a ciò che mi piace, incluso scrivere sul blog.
Nelle prossime settimane arriveranno altri articoli, non so ancora quali di preciso ma cercherò di essere più presente.
Un passo alla volta ma con determinazione.
Intanto, vi auguro una buona giornata e vi ringrazio per essere rimasti qui 🌻
A presto,
–Elisa–