WRAP UP – Ultimi libri letti nel 2020

Buon pomeriggio Viaggiatori!

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Non sono ancora pronta per fare il bilancio libroso dell’anno appena trascorso quindi, prima di lanciarmi nella sfida, ho deciso di pubblicare un wrap up delle ultime letture del 2020.

Diciamo che anche negli ultimi mesi dell’anno il trend è rimasto lo stesso dei precedenti: tanta voglia di leggere e troppi impegni che puntualmente hanno distolto la mia mente dalla lettura (sigh).
La conseguenza inevitabile è stata che ho letto pochissimi libri rispetto a quelli che avrei voluto leggere.
Tra l’altro, andando a sbriciare tra i vecchi articoli del blog mi sono resa conto che non pubblico un wrap up qui dal mese di aprile. Già, APRILE!
Su Instagram vi ho tenuti aggiornati in maniera più costante ma comunque, alla fine dei conti, non è andata come avrei voluto.
Addirittura avevo stilato una TBR per il mese di dicembre nella speranza che mi aiutasse a sbloccarmi un po’. In realtà non è servita quasi a niente se non a farmi scegliere velocemente il libro con cui alternare il mattone che stavo leggendo.

Negli ultimi mesi dell’anno infatti, mi sono trascinata dietro un mattone thriller di 600 pagine ovvero Ladykiller di Martina Cole (La Corte Editore). Mi stava intrigando da morire, ero sempre sulle spine e continuavo a ripensare alla storia anche dopo aver chiuso il libro ma, a 100 pagine dalla fine, ho deciso di dedicarmi ad altro per un po’.
Ho ripreso la lettura di questo thriller soltanto ieri sera. Mi mancano 30 pagine, oggi DEVO finirlo.

A metà dicembre invece, per staccare da criminali e omicidi vari, ho iniziato Il mio anno di riposo e oblio, il nuovo libro di Ottessa Moshfegh (Feltrinelli). Un libro breve di appena 232 pagine, ironico ma al contempo tagliente e critico sulla società.
L’ho terminato proprio due giorni fa e ve ne parlerò presto nel dettaglio.

Inoltre, a dicembre ho riletto anche il romanzo che sarà oggetto della mia tesi ovvero La jeune fille et la mère dell’autrice algerina Leila Marouane. Ovviamente, essendo un lavoro a lungo termine, ho dovuto dedicargli il tempo necessario.
Vi parlerò anche di questo, una volta che avrò concluso la stesura della tesi.

Volendo andare ancora più indietro nel tempo, ad ottobre ho letto Il piacere della lettura di Marcel Proust, un saggio brevissimo in cui l’autore ci propone una sconfinata riflessione sulla vita in generale che racchiude anche momenti di incontro con personaggi della letteratura.
Non è un saggio sul piacere di leggere, non solo. Data la sua brevità non ne ho fatto una recensione qui sul blog ma ve ne ho parlato meglio su Instagram.

Bene Viaggiatori, questi erano i libri che mi hanno fatto compagnia sul finire del 2020.
Come ho già detto, avrei voluto andasse diversamente ma del resto questo anno è stato strano sotto tanti punti di vista quindi non si poteva chiedere di più.

A presto,

Elaysa

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