Il mistero della donna tatuata – RECENSIONE

Buon pomeriggio Viaggiatori!

Oggi inizia ufficialmente il disperato tentativo della sottoscritta per recuperare tutte le recensioni non scritte nell’ultimo periodo. Per questo ho deciso di cambiare un po’ la consueta programmazione (come accade spesso in realtà) e pubblicare una recensione ogni qualvolta ho il tempo per scriverla.

In particolare, in questo ultimo sabato di maggio, voglio parlarvi di un libro che ho letto parecchio tempo fa, precisamente a marzo ovvero Il mistero della donna tatuata di Takagi Akimitsu.

Si tratta di un mystery giapponese, molto diverso da ciò che siamo abituati a leggere.
Un viaggio all’interno della cultura Orientale, tra tradizioni e cattivi presagi che permettono al lettore di immergersi completamente in questo mondo, così diverso dal nostro.
Un aspetto del romanzo questo che ho apprezzato particolarmente, che mi ha fatto davvero respirare l’aria del Giappone, conoscere i suoi lati più oscuri e problematici a partire dalla pratica dell’irezumi, (ovvero “tatuaggio” in Giapponese) alla quale viene consacrata una parte consistente di romanzo e che farà da sfondo all’intera storia.
L’irezumi è un’arte, il tatuaggio una pratica demonizzata.

Al centro della vicenda c’è il ritrovamento del cadavere di una donna, Kinue.
Kinue ha il torso tatuato.
Dal corpo, ritrovato in circostanze misteriose, manca proprio la parte tatuata.
Il tatuaggio sembra essere il movente dell’omicidio.
Tatuaggio che rappresenta un’ossessione per qualcuno molto vicino a Kinue.

Date le premesse, sono tante le domande che affollano la mente del lettore, fin dalle prime pagine del romanzo.
Chi era esattamente Kinue?
Perché è stata uccisa? Da chi?
Il tatuaggio centra davvero qualcosa?

A questi elementi, nel corso della storia, se ne aggiungono moltissimi altri e il mistero, progressivamente, si infittisce.
Kinue è indubbiamente una donna misteriosa, con un passato oscuro alle spalle.
Donna, tatuata, figlia di un tatuatore, trovata morta.
Tuttavia, anche gli altri personaggi che le ruotano attorno non sono da meno. Ognuno sembrerebbe avere, almeno in apparenza, un valido motivo per volerla morta.
Eppure qualcosa sfugge al detective Kamizu, al quale viene affidata l’indagine.

Parlando dei personaggi trovo che siano tutti molto ben caratterizzati, soprattutto dal punto di vista interiore: carattere, idee, temperamento.
Personaggi che, nel corso delle pagine, diventeranno pedine di una scacchiera; pezzi di un puzzle che, via via, va componendosi.

Il tatuaggio è l’incarnazione della libido. Da una parte abbiamo un lungo ago acuminato, dall’altra l’epidermide perforata, e liquido che sgorga.

Una storia davvero molto particolare; un libro che, a distanza di mesi, riesce ancora a far vibrare le corde più profonde del mio animo.

Il Giappone si percepisce, dalla prima all’ultima pagina, non soltanto per le tematiche ma anche per lo stile di scrittura.
Ho letto tanti gialli nella mia vita di lettrice e posso dire con certezza che non tutti sono uguali, nonostante di base siano tutti incentrati sulla risoluzione di un mistero, caso, omicidio.
Devo ammetterlo, non conosco ancora la letteratura giapponese al punto da potervi illustrare le sue caratteristiche principali ma fidatevi se vi dico che, in queste pagine, tira tutta un’altra aria.

Insomma, avrete capito che il libro mi è piaciuto veramente tanto. Sto pensando addirittura di rileggerlo per riuscire a captare tutti gli indizi sparsi tra le pagine e capire, fino in fondo, la vicenda.

⭐⭐⭐⭐/5

Elaysa

ATTENZIONE!
Per chi non lo sapesse ancora, sono affiliata ad Amazon. Cliccando sui miei link e acquistando dagli stessi, percepirò una piccola percentuale sul vostro acquisto.
I guadagni verranno utilizzati per acquistare libri.
Link generico di affiliazione: https://amzn.to/2GvYZP9.

1 Comments

Lascia un commento