Buongiorno Viaggiatori!
Oggi torna un nuovo appuntamento con (As)saggio, la rubrica dedicata ai saggi.
Come vi ho anticipato sabato su Instagram, in questi ultimi giorni sono riuscita a portare a termine la lettura di DUE saggi e, data la mia soddisfazione, non vedevo l’ora di parlarvene.
L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello è un saggio medico in cui il neurologo Oliver Sacks ha raccolto alcuni dei casi clinici più significativi con cui ha avuto a che fare nel corso della sua carriera.
Il volume è diviso in 4 parti: Perdite (i pazienti presi in esame sono affetti da deficit, di nature diverse), Eccessi (al contrario del caso precedente, qui i pazienti dimostrano un eccesso di funzioni mentali), Trasporti (qui i pazienti sono dominati da una mente che ricrea ricordi in maniera incontrollata) e, infine, Il mondo dei semplici (persone autistiche o coloro che vengono chiamati idiots savants)
CONSIGLIATO se:
🔸 siete appassionati di neurologia e psicologia;
🔸 volete approcciarvi ad Oliver Sacks: questo è sicuramente il saggio più indicato per un primo incontro con lo stile dell’autore.
🔸siete affascinati dal funzionamento della mente umana, dei meccanismi che la dominano e che fanno di noi degli esseri solidi ma vulnerabili.
🔸 cercate un saggio medico in cui, nonostante la spiegazione dettagliata della patologia, non venga mai perso di vista il lato umano del paziente.
PUNTI DI FORZA:
🔸 la descrizione del caso clinico favorisce la comprensione;
🔸 il saggio è ben strutturato;
🔸 la divisione in parti (in base al tipo di disturbo) permette una categorizzazione, una schematizzazione a livello mentale necessaria per una maggiore comprensione.
🔸 descrizioni e spiegazioni dettagliate;
🔸 numerosi riferimenti a teorie di psicologi, neurologi ecc.. che compongono una ricca bibliografia consultabile alla fine del volume.
Non ci sono grandi controindicazioni alla lettura di questo saggio.
Può essere letto tranquillamente sia che abbiate delle basi di psicologia o medicina sia che non le abbiate.
Tuttavia ritengo opportuno mettervi in guardia riguardo l’eventualità che non riusciate ad afferrare completamente i concetti e a comprendere del tutto i meccanismi descritti da Sacks.
Infatti, nonostante l’autore, nella maggior parte dei casi, riesca perfettamente a spiegare le caratteristiche principali di ogni disturbo, potrebbe sfuggirvi qualcosa, soprattutto nel caso in cui la vostra lettura sia di puro piacere.
A me è successo più volte ma, in tutta sincerità, non mi sono sforzata più di quel tanto per cercare di capire. Ho letto questo saggio per curiosità, per amore della psicologia e della mente umana. L’obiettivo non era quello di studiare i disturbi della mente, quanto soddisfare la mia voglia di conoscenza. Insomma, mi accontento di aver capito quel che ho capito.
Il discorso ovviamente cambia se il vostro obiettivo è uno studio approfondito della materia. In questo caso specifico l’unica cosa da fare è concentrarsi e magari fare qualche ricerca in più sul magico mondo di internet.
Per quanto mi riguarda, è un saggio molto interessante che mette in luce le potenzialità della mente umana ma anche le sue debolezze.
Sacks ci fornisce uno spaccato particolarissimo della sua vita da medico neurologo focalizzando la sua attenzione sul paziente in quanto essere umano con dei sentimenti. Una persona debole, bisognosa di conforto, di supporto e di aiuto nel lungo processo dell’accettazione di sé oltre che, ovviamente, della diagnosi in senso stretto.
Le mie parti preferite sono state la prima e la seconda. I due opposti: perdite ed eccessi.
Ad ogni pagina rimanevo sconvolta, esterrefatta ed estasiata.
Non è stata una lettura facile. Indubbiamente essere messi di fronte a certe cose a volte può far paura ma, allo stesso tempo, ci rende più consapevoli di noi stessi, della potenza insita dentro di noi.
BONUS: se leggete L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello per piacere personale, vi consiglio di prendervi delle pause nel corso della lettura.
Non affrontatelo come se fosse un romanzo da leggere tutto d’un fiato. Potreste aver bisogno di tempo per metabolizzare e processare le informazioni lette e, per farlo, dovete staccarvi dalle pagine.
Io ho alternato questo libro con altri arrivando addirittura a mettere in pausa per lungo tempo il saggio… ecco spiegato perché ci ho messo due mesi interi a finirlo.
In ogni caso, lettura assolutamente approvata e consigliata!
⭐⭐⭐⭐/5
–Elaysa–
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